La Fials Lazio, ovvero la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, si è espresso in maniera molto critica in merito alla politica di gestione della sanità attuata dalla regione: “Il piano assunzionale messo in piedi a Roma e nel Lazio – dice il sindacato in una nota – è platealmente insufficiente sia in termini numerici che in merito all’incapienza dei fondi dedicati all’assistenza messi in campo. Malgrado i confronti avuti con le diverse aziende sanitarie possiamo asserire che a oggi abbiamo raccolto tante dichiarazioni d’intenti e pochi fatti. Servono invece risorse vere, dedicate alle assunzioni”.
“Le direzioni sono rimaste impassibili difronte a una forza sociale unita che da tempo denuncia queste gravi problematiche. Il quadro che abbiamo davanti rappresenta un programma di assunzioni nullo, che si basa fortemente sulle possibili stabilizzazioni dei precari e fondi contrattuali fortemente svuotati per corrispondere al personale assegnato ai servizi Covid, quanto gli era ed è dovuto dalle norme Ccnl quali indennità infettive per dirne una”.
“Nonostante le aperture di nuovi servizi Cot (Centrale operativa territoriale ogni 100 mila abitanti) e Case di Comunità, il problema del personale ci appare di una gravità assoluta considerando che siamo alle porte delle ferie estive. Senza escludere – precisa la nota – il fabbisogno urgente di assumere più personale da dedicare ai progetti Pnrr del territorio”.
“Purtroppo malgrado la politica riempia i propri discorsi di buoni propositi le nostre sollecitazioni sono totalmente inevase. Sconvolgente peraltro l’affermazione che circola nelle realtà sanitarie di aver assunto troppo personale e di patire capienza di bilancio. La verità è sotto gli occhi di tutti invece – incalza la nota -: I reparti e servizi sono sguarniti di operatori, i turni rimodulati con più ore e soprattutto con uno straordinario non più sotto controllo e personale sempre più esausto”.
“Vorremmo far capire alle autorità competenti, considerando che i cittadini utenti pazienti e contribuenti lo hanno già compreso che queste criticità ledono il diritto alla salute di chi lavora e di chi si reca in ospedale o in ambulatorio per essere curato e assistito. Metteremo in campo azioni adeguate a tutela dei cittadini e dei professionisti seri – asserisce la nota Fials – porteremo le nostre istanze in ogni sede, così in Regione Lazio. E’ vergognoso colpire i lavoratori per rientrare nelle poste di bilanci dove sprechi e spese superflue spesso sono manifeste. Lo sanno bene la Regione Lazio e i direttori generali delle Aziende che i dispendi di risorse sono da ricercare altrove”.
“L’emergenza Covid – conclude la nota Fials – ha cambiato il modo di fare sanità, gli ultimi due anni e mezzo sono stati difficili, tutti i professionisti hanno attraversato un periodo di incertezza e di continui cambiamenti: ci saremmo attesi continuità gestionale volta alla ripresa, ma non è successo. Ora valuteremo le responsabilità”.