di Francesco Miscioscia – Vincenzo Zaccheo ha riempito la sala dell’Hotel Europa dove aveva convocato la stampa ufficialmente per parlare della questione del porto di Latina. Già all’ingresso i giornalisti fanno la ressa per avere una sua dichiarazione. Lui, elegante nel vestito scuro, con camicia bianca e cravatta rossa, si presta, parla, stringe mani e abbraccia vecchi amici arrivati per salutare l’ex Sindaco di Latina. In sala stampa si siede e quando prende la parola non si limita al porto, ma torna su tutte le grandi opere su cui stava lavorando, prima della pugnalata ricevuta dalla sua stessa maggioranza. Il video di Striscia la Notizia? Un falso, lo ripete più volte, ma “Forse a qualcuno non piaceva che io promuovessi le gare europee”. Uno che non sta ai ricatti né vuole fare favori. E viene spontaneo il paragone con il suo successore, prima dimissionario perché “Sono stufo di essere tirato per la giacchetta”, poi di nuovo al suo posto. Ma ancora con l’aria di chi è ancora sotto ricatto e non può muoversi liberamente.
Vincenzo Zaccheo è altro. Competente, di quella competenza che latita nelle attuali figure dirigenti del Comune di Latina. È un fiume in piena, con maestria scartabella i documenti che in parte ha fatto trovare alla stampa; molti altri li tiene sotto i suoi occhi, li mostra e li articola, smontando quanto uscito sulla stampa locale. Si spinge addirittura a sostenere che certa stampa scrive sotto dettatura dell’attuale amministrazione. Fa intendere la completa incompetenza di chi attualmente amministra senza avere il piglio nel farsi valere nelle sede istituzionali giuste. Si sapeva imporre, negli anni in cui guidò il capoluogo pontino. Godeva del consenso del suo Consiglio Comunale, che votava all’unanimità i provvedimenti su porto e metro leggera. Anche di quell’opposizione che oggi è fuori dal consiglio comunale di Latina. E, lo racconta lui stesso, si sapeva muovere bene tra Regione, Parlamento e Governo pur di ottenere sostegno istituzionale ed economico a quelle stesse opere che rientravano nella visione di Latina che immaginava, e continua ad immaginare, come una città turistica e a misura di giovani (universitari, magari). Ad oggi, l’attuale amministrazione promuove il porto di Foce Verde alla Regione e dalla Pisana si sente rispondere “Sindaco stai tranquillo, ci stiamo già lavorando”. Lui invece, intrecciava consensi sui suoi progetti con ministri e sottosegretari. “Perché io sapevo le tecniche parlamentari essendo stato un deputato della Repubblica”.
Zaccheo lo ha detto chiaramente alla folla presente in sala stampa: “Non intendo candidarmi”. Ma è pronto a dare ancora un contributo alla sua città. Quella città che di lui e della sua figura oggi ha ancora molto bisogno e che sembra in attesa di un suo ritorno. C’è ancora un anno prima delle elezioni, e chissà che in questo lasso di tempo Zaccheo non cambi idea e non torni di nuovo a proporsi come Sindaco di Latina.