Un’atrocità senza giustificazioni quella emersa da uno dei procedimenti penali incorso presso il Tribunale di Latina. L’ulteriore conferma ieri, durante un incidente probatorio per violenza sessuale. Un uomo di 36 anni di origini indiane e residente a Sabaudia è stato accusato di aver perseguitato sua moglie con violenze fisiche e abusi sessuali. La ragione dietro queste terribili azioni? L’uomo non accettava il fatto di non avere figli maschi e, quindi, si era convinto che la colpa fosse della moglie. Questo incubo ha spinto la donna a denunciare il marito alle autorità, portando all’arresto dell’uomo lo scorso maggio.
Un inferno senza fine
Davanti al giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone e al pubblico ministero Antonio Sgarrella, la vittima ha coraggiosamente confermato le accuse contro il marito. Ha sottolineato che le violenze non si sono fermate nemmeno quando era incinta. Lo “stato interessante” della donna non ha fatto altro che alimentare la furia del marito, che aveva reso la moglie responsabile del mancato arrivo di un erede maschio. La frustrazione dell’uomo si è manifestata attraverso insulti, minacce e, soprattutto, violenze fisiche e sessuali.
Orrore e abusi
La donna era costretta ad avere rapporti sessuali forzati, subendo abusi ripetuti. Le minacce e le violenze la costringevano a subire passivamente queste terribili aggressioni per evitare ulteriori botte. La testimonianza coraggiosa della donna in aula è servita alla Procura per raccogliere ulteriori dettagli sulla vicenda, che saranno utilizzati durante il processo. Nel frattempo, l’uomo rimane detenuto in carcere in attesa del procedimento giudiziario.