Sereno, fiero, dall’aspetto disponibile, nonostante le braccia conserte, in camicia con maniche rimboccate (come a dire “diamoci da fare”) a dargli un aspetto “giovanile”.
E’ questa l’immagine con cui Vincenzo Zaccheo intende proporsi, per la terza volta, come sindaco di Latina. A dispetto di quanti lo considerano ormai troppo “stagionato” per comprendere le problematiche “moderne” del paese ed un controsenso allo “svecchiamento” della città.
Chi lo afferma, però, probabilmente non è stato bambino a Latina nel periodo in cui veniva organizzata la Notte Bianca, quando star del calibro di Vasco Rossi la sceglievano per i concerti, e assistito ad altri eventi e avvenimenti importanti che hanno dato lustro alla città amminstrata dalla Giunta Zaccheo.
E’ proprio a questi babini di allora, giovane elettorato di oggi, che il candidato si rivolge.
Con il solo intento di tornare, tutti insieme, ai quei tempi gloriosi e riprendere da dove si era rimasti uniti e lungimiranti. Non a caso “l’unione è la sua forza”, e non solo perché considerato collante del Centrodestra, perché nella “forza che dà l’unione” Zaccheo ci crede davvero.
“Ricordo che da Sindaco, chiamai a raccolta molte intelligenze che non provenivano dalla mia area politica, sulla base di un progetto di governo per la città. Latina ha bisogno della partecipazione di tutti: maggioranza, opposizione e con la partecipazione attiva e vitale della nostra gioventù. Personalmente, mi candido ad essere il ‘Sindaco di tutti’, di tutta la nostra comunità umana e sociale” ha scritto Zaccheo a Coletta qualche giorno fa.
Una testimonianza del grande amore che il candidato di centrodestra nutre per la propria città arriva anche da lontano, precisamente dall’Abruzzo, dove il governatore, Marco Marsilio, ha dichiarato all’ANSA: “Con Zaccheo mi lega un’antica comune militanza, e anche quando cinque anni fa mi occupai personalmente (nella qualità di Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia) delle ultime elezioni comunali a sostegno della candidatura di Nicola Calandrini, Vincenzo Zaccheo non fece mai mancare i suoi consigli e suggerimenti, contraddistinti sempre da sincera passione e amore per la città. Una passione e un amore che, uniti a un’indubbia competenza, saranno gli ingredienti vincenti per far ripartire il capoluogo pontino“.
Non a caso i comitati cittadini che appoggiano Zaccheo si sono uniti sotto il nome ”Voler bene a Latina”: Cittadini contro Mafie e Corruzione, Alleanza per Latina, Soluzioni Verdi, Futuro Latina, Latina 2032, Giovani per Borgo Sabotino, Oasi Verde, Latina in Comune, Etica Civica per Latina, il Borgo è città, Fare Latina e Cambia Latina si sono riuniti qualche giorno prima di Ferragosto per delineare le priorità da mettere in programma.
”Certamente i borghi meritano di tornare al centro dell’azione amministrativa la gente chiede il ritorno alla normalità con la certezza dei servizi essenziali, garantiti attraverso i tributi dei contribuenti, alla programmazione della città e al miglioramento della qualità della vita. Purtroppo Latina è sprofondata nelle classifiche nazionali e non è più attrattiva per le nuove generazioni, infatti le nostre menti brillanti cercano la fortuna altrove. Tutto questo non è più accettabile, la seconda città del Lazio era tutt’altro. Insomma la strada è tutta in salita ma Latina ha le energie, al di là delle appartenenze, per rinascere ancora una volta con una visione chiara e un cronoprogramma puntuale per il centenario da progettare insieme alle anime, seppur diverse con le proprie peculiarità, della città” è quanto ha affermato Vincenzo Zaccheo in una delle sue ultime note sottolineando di condividere l’appello del presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, a ‘spendere in maniera efficiente ed onesta’ i soldi del Recovery Fund.
‘‘I progetti che assorbiranno più risorse sono il Programma Transizione 4.0, Trasformazione Digitale, Rivoluzione Verde, Valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni, di cui 1,5 miliardi di euro dei primi fondi del Recovery sono destinati ai Comuni. L’occasione è dunque decisiva per cambiare volto alla città di Latina” spiega Zaccheo concludendo: “Occorre che la nuova amministrazione comunale abbia la competenza ed il know-how per portare a casa quante più risorse possibili. Vorrei ricordare che Latina non è nuova ad imprese ardue ma entusiasmanti. Basti ricordare l’Adunata Nazionale degli Alpini, una delle pagine più felici della storia recente della città, ove l’amministrazione riuscì ad ottenere ben 5 milioni di euro – 2 milioni di euro furono poigiustamente dirottati alla città dell’Aquila per l’emergenza terremoto; quei fondi furono gestiti con efficienza ed oculatezza”.