“Arrivati ad aprile del 2019 non c’è ancora alcuna traccia della separazione delle liste e della conseguente graduatoria nazionale dei lavoratori precari“. E’ l’ennesima denuncia di Giovanni Terella, segretario regionale Usb dei vigili del fuoco precari Lazio, e dell’associazione “Donna e fuoco” sulla situazione di tutta la regione Lazio e della provincia di Latina.
“Ricordiamo – ha detto Terella – che il comando di Latina rientra in quei comandi provinciali che raccolgono un bacino di precarietà di circa 200 lavoratori discontinui. Mancano i numeri che il ministro dell’Interno stenta a far conoscere all’opinione pubblica come si vergognasse della situazione gravosa in cui versa uno dei corpi più importanti dell’ordinamento giuridico.
La legge 139 sancisce il riconoscimento di lavoratore precario a tutti gli effetti, con tanto di busta paga, con cedolino NoiPa, libretto sanitario di idoneità al lavoro. Gli operatori sono a copertura h24 e intervengono alla pari dei colleghi permanenti, con varie mansioni a causa della carenza cronica di personale”.
Terella si è quindi rivolto ai leader nazionali: “Al ministro dell’ interno Matteo Salvini che ha fondato la sua campagna elettorale e tuttora la conduce firmando la stabilizzazione dei precari, che purtroppo si è rivelata tutt’altra cosa”.
Il coordinamento nazionale precari storici dei vigili del fuoco e l’associazione Donna e Fuoco Usb ritengono che tutti i sindacati stiano trascurando i principi di questa stabilizzazione.