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Verso la sfiducia, nello scontro totale Di Giorgi si appella al buon senso. Tripodi lascia Forza Italia

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di Eleonora Spagnolo – A un giorno dalla probabile sfiducia in Consiglio Comunale, Giovanni Di Giorgi è intento a limare il suo discorso con il quale guarderà in faccia tutti i consiglieri prima del voto finale. Si rivolgerà in particolare a Forza Italia. Il Sindaco potrebbe lanciare un ultimo appello “per il bene della città”, invitando i consiglieri a valutare le conseguenze di un anno di commissariamento. Ma intanto continuano a volare gli stracci tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, lo si è visto anche dall’attacco di Nicola Calandrini, certo che tra PD e Forza Italia ci sia un accordo per far cadere Latina e per “spartirsi” Acqualatina. Non ci sta il PD a sentirsi accusare di un “asse” con Forza Italia, un’alleanza che potrebbe protrarsi anche alle prossime elezioni. “Vista la nostra serietà e coerenza ci avete spiegato che avremmo spartito un CdA con Fazzone. Ora inizia la voce degli accordi per le prossime elezioni. Come sempre i fatti parleranno”, così si è sfogato su Facebook Alessandro Cozzolino.

Di Giorgi per andare avanti dovrà sperare in qualche assenza strategica in Forza Italia. Magari qualche consigliere potrebbe essere stato scosso dalla posizione espressa da Angelo Tripodi, che non solo non ha voluto rassegnare le dimissioni, ma annunciato l’uscita da Forza Italia, in polemica con le decisioni del suo partito. Salvo clamorose sorprese, l’esito della votazione appare scontato. Contro Di Giorgi ci dovrebbero essere i voti del PD, quelli di Forza Italia, e probabilmente anche Fabio Cirilli. Sarebbero 20 (ne basterebbero 17). Rimangono a sostenere il Sindaco gli indipendenti Cesare Bruni e Gianni Chiarato, Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra e Insieme per Latina. A meno che qualcuno non si assenti. Forza Italia potrebbe anche decidere all’ultimo momento di optare per l’appoggio esterno, ma allo stato attuale è più un’ipotesi di fantapolitica che una possibilità sul tavolo.

E in questo clima si inserisce anche lo scontro “ai piani alti” tra i parlamentari Claudio Moscardelli e Pasquale Maietta. La contesa riguarda Latina Ambiente, con il senatore che accusa il deputato di FdI di istigare i lavoratori: “Grazie a Maietta i rifiuti sono per strada per un singolare sciopero del personale di Latina Ambiente. Strumentalizza i lavoratori, li terrorizza e aizza parlando di 300 licenziamenti con lo scioglimento di Latina Ambiente e gara europea. Niente di più falso. Farei pagare a Maietta il servizio mancato”. Replica del deputato di Fratelli d’Italia che non accetta le accuse del democratico: “Ho appena appreso che il senatore Moscardelli si sia reso conto di averla fatta grossa con la questione Latina ambiente ed in preda al panico stia cercando di trovare qualcuno a cui poter scaricare le proprie responsabilità, ma nella concitazione dovuta al particolare stato in cui si trova ha indicato Maietta. Ora invito il senatore Moscardelli a riprendere in mano la situazione è a far prevalere la ragione sul panico, perché l’importante ruolo che ricopre, impone sangue freddo e valutazioni serie e misurate, perché il cittadino ascolta ed osserva in maniera attenta e puntuale, soprattutto non è uno stupido…”

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