Il quotidiano “Il Sole 24 ore” ha pubblicato in questi giorni la classifica delle migliori università al mondo.
I Paesi coinvolti nell’analisi dei dati sono 104 con 2963 università, 17 milioni di pubblicazioni e 141 milioni di citazioni.
La Sapienza si colloca al 134° posto, il miglior risultato mai ottenuto dall’Ateneo in questa classifica.
Un tesoro da valorizzare che vede coinvolta anche la città di Latina attraverso la sede decentrata del Polo Pontino. Centinaia di laureandi già sono presenti nella nostra città ma in modo silenzioso, distaccato dalla vita quotidiana e non come avviene per altri centri dove gli universitari sono il cuore pulsante e attraverso la loro presenza è stato creato anche un grande indotto economico.
Fino ad oggi il rapporto tra università e istituzioni locali non è mai decollato. Eppure si potrebbero avviare collaborazioni per studi/progetti utili alla gestione della cosa pubblica e al territorio oltre a trasformare quel che ne deriva tra presenze, affitti, pasti, consumi, in un indotto economico importante.
Fino ad oggi l’università è stata purtroppo solo concepita come qualcosa alla quale prendono parte i ragazzi che già vivono in queste zone. Una sorta di prolungamento del liceo e non si è riusciti a percepire la grande possibilità di sviluppo che invece un’istituzione come La Sapienza è in grado di offrire a un capoluogo come Latina.