Traffico di droga tra Minturno, Formia e la Campania, oggi la Guardia di finanza ha arrestato 14 persone. Nello specifico a Minturno (LT), Vairano Patenora (CE), Mantova, Teramo, Isernia, Roma e Napoli i militari della compagnia di Formia, con l’ausilio di unità cinofile, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di 13 uomini e 1 donna, ritenuti membri di un’articolata organizzazione criminale.
Sei persone sono finite in carcere nell’ambito dell’operazione chiamata Traqueteros, 4 agli arresti domiciliari, 2 con l’obbligo di dimora e 2 con l’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria territorialmente competente. L’ordinanza è stata richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma.
Il gruppo criminale indagato, con base operativa nella frazione di Gianola e S. Janni di Formia e nella frazione di Scauri di Minturno, è stato ritenuto responsabile di numerose attività illecite finalizzate al conseguimento del controllo diretto ed indiretto, nell’area d’influenza, del traffico di cocaina, hashish e crack proveniente dalla confinante regione Campania. Le Fiamme gialle pontine nel corso dell’indagine durata più di un anno hanno accertato che i vertici del sodalizio sarebbero stati i mandanti di azioni di violenza per affermarsi sul territorio, eliminando la concorrenza, e per ottenere il recupero dei crediti vantati nei confronti dei vari pusher.
Il sodalizio avrebbe gestito un complesso sistema economico illegale, attraverso cui acquisire ingenti ed ingiusti profitti illeciti, mediante i quali garantire la sopravvivenza e la prosperità dell’associazione.
Ha condotto in brevissimo tempo l’acquisto e la successiva rivendita sul mercato locale di ingenti quantitativi di droga. L’attività ha permesso di sequestrare 877 grammi di cocaina, 4,2 chili di hashish e 145 grammi di crack e una pistola calibro 7,65.
I rifornimenti del sodalizio criminale nel Sud Pontino avvenivano mediamente due o tre volte a settimana e in talune circostanze, i confini di azione del gruppo delinquenziale venivano estesi anche fuori regione presso Vairano Patenora (CE) e la provincia di Isernia.