Quando uniamo coscienza e scienza, non possiamo che dare il meglio di noi. È questo il monito e il titolo del Convegno, organizzato nella nostra città, che verte sulle tematiche della donazione degli organi, dei tessuti e delle cellule.
Il seminario “Quando scienza e coscienza si uniscono” si tiene oggi, a partire dalle 10.30, nella Sala Conferenze del polo didattico di Latina della Facoltà di Economia.
L’evento è stato promosso dalla sezione provinciale Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) nell’ambito della campagna di sensibilizzazione indetta dal Ministero della Salute “Diamo il meglio di noi”. È inoltre una delle numerose iniziative organizzate in tutta Italia in vista della Giornata Nazionale della donazione degli organi, promossa anch’essa dal Ministero della Salute per domenica 27 maggio 2018.
Oltre l’Aido, partecipano alla manifestazione nazionale il Centro Nazionale Trapianti e tutte le associazioni di volontariato e di pazienti più rappresentative: dall’ADMO, per la donazione del midollo osseo, all’ACTI, per i trapianti di cuore, all’AITF, per quelli di fegato.
Al Convegno nella nostra città hanno preso invece parte i Primari delle Unità Organizzative Complesse dell‘Ospedale S. M. Goretti e gli Psicologi e Psicoterapeuti che hanno illustrato le delicate problematiche legate alla donazione e hanno risposto agli interrogativi della platea.
In Italia la necessità di un trapianto di organi coinvolge circa 10.000 persone registrate in lista di attesa. È una lista che racchiude pazienti di tutte le età, senza tralasciare il fatto che si entra a far parte di essa solo se il trapianto è l’unico mezzo per sopravvivere ad una malattia.
Attualmente, una percentuale significativa di trapianti non avviene proprio per la negazione, da parte dei familiari della persona deceduta, all’espianto degli organi. Ciò causa circa 400 morti ogni anno che potrebbero essere invece salvati con una migliore e approfondita comunicazione e conoscenza di tale pratica.
Ecco perché il Convegno vuole sensibilizzare la nostra Comunità sull’importanza del donare, vincendo le resistenze più lecite, come quelle dell’accertamento della morte cerebrale e delle difficoltà psicologiche nell’accettare l’espianto dei propri organi.
Ad aprire il lavori del Convegno sono stati i saluti del Direttore del Cersites (Centro di ricerca e servizi per l’innovazione tecnologica sostenibile della Sapienza) Giuseppe Bonifazi, ai quali è seguito l’intervento introduttivo del Presidente dell’Aido, Agnese Casini.
Dopo una prima analisi volta all’esame del sistema organizzativo nazionale su trapianti e donazioni con la dottoressa Annarita Cacciotti del Centro Nazionale Trapianti, si è passati ad una riflessione sul coinvolgimento delle Istituzioni sul tema. Il dibattito si è poi spostato sugli aspetti più profondi ed etici di questa delicatissima pratica. Dalla gestione della morte cerebrale in sala rianimazione alla rappresentazione della donazione nella nostra cultura, il fine ultimo è quello di considerare la donazione di tessuti e organi come una sorgente di vita e la risorsa più importante di un essere umano per un altro essere umano.