di Redazione – Hanno incrociato le braccia per 8 ore gli ausiliari delle cooperative La Cascina e Sanitalia che prestano servizio presso gli ospedali di Latina, Formia Terracina e Gaeta. Allo sciopero si è aggiunto anche il presidio davanti agli ospedali Goretti di Latina e Fiorini di Terracina. Il motivo dello sciopero è da ricercare in un ulteriore taglio alle spese sanitarie che mette a rischio il loro posto di lavoro e la loro retribuzione. “Durante gli incontri tra la delegazione dei lavoratori con la dirigenza dell’Asl di Latina si è avuta conferma di un ulteriore taglio ai costi della spesa sanitaria di circa il 10%, che impoverirà ancora di più un territorio già di per sé martoriato dalla crisi a tutti i livelli”, spiegano le Rsa e le segreterie di Usb, Ugl e Fast/Confasl di Latina.
A questo si aggiunge anche la gara di appalto autorizzata dalla Regione Lazio per il servizio di ausiliariato, gara che prevede anche uno scorporo del servizio di pasti al malato. “Ciò significa – aggiungono i sindacati – che 200 lavoratori potrebbero vedere ridursi ancora di più l’orario di lavoro e le già esigue risorse stipendiali di 700 euro al mese che, spesso, rappresentano l’unico reddito. E ancora una volta, ed è questa la vera beffa, la scure pubblica si abbatte su chi da anni svolge mansioni e lavoro da operatore socio sanitario (Oss), avendone anche il titolo”. I Sindacati chiedono un incontro in Regione Lazio . L’obiettivo, spiegano, è: “Fermare la dissennata politica di spending review sanitaria 2015-2016 per la Provincia di Latina, che da una parte vede il taglio dei servizi e delle ore e dall’altra l’utilizzo delle agenzie interinali che costano il 20% in più per ogni ora lavorata”. La mobilitazione, aggiungono dall’UGL, continuerà anche nei prossimi giorni, per il mantenimento dei livelli occupazionali e contro i tagli a mannaia della spesa pubblica.
