“Il Comune di Latina deve fare la sua parte nel fronteggiare la crisi”. Ne sono convinti il capogruppo e la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Marchiella e Matilde Celentano, che hanno presentato alcune proposte all’amministrazione del sindaco di Latina, Damiano Coletta.
“Crediamo – hanno spiegato – che non ci si debba accontentare delle graduali riaperture decise dal Governo. Riteniamo invece che sia necessario accompagnare passo dopo passo la ripartenza delle tante attività commerciali e di ristorazione, recependo le loro richieste e segnalazioni attraverso un attento e capillare monitoraggio.
Anche il Comune di Latina deve fare la sua parte offrendo il suo apporto su svariati fronti. A partire da un’azione di controllo sulla campagna di vaccinazione, indispensabile per non rischiare in futuro di ricadere nuovamente nel baratro dei contagi. Gli operatori devono poi poter contare sul sostegno dell’Ente in merito alle tasse da versare: sarà opportuno ridurre o annullare dove possibile, o magari spalmare le somme dovute con tempistiche meno stringenti. Ogni strumento utile per il rilancio andrà messo in campo, per garantire alle aziende quella liquidità indispensabile per nuove sfide e nuovi investimenti. In tale contesto l’amministrazione comunale dovrà impegnarsi a ragionare con lungimiranza, anche perché questo difficile momento durerà ancora per molto influendo sul destino di migliaia di lavoratori”.
Marchiella e Celentano hanno poi suggerito una soluzione anche per l’ambito sportivo: “Per sostenere le tante associazioni sportive reduci da mesi di black out si potrebbe lavorare su un’intesa di durata semestrale, basata su un’agevolazione da concedere attraverso la diminuzione delle relative tasse comunali: l’accordo consentirebbe di non far pagare le rette mensili per il semestre iniziale, dando un notevole impulso alle iscrizioni e di conseguenza alle attività sportive stesse. Il Comune potrebbe intercedere con Acqualatina per ottenere una riduzione o una riprogrammazione delle tariffe, limitando ulteriormente le spese iniziali. Anche in questo ambito, dunque, riaprire non equivale a ripartire: servono sostegni concreti e serve un’amministrazione attenta a limare quanto più possibile i costi”.