Il giuramento di Joe Biden come 46° presidente degli Stati Uniti d’America è un evento importante per il futuro dell’economica globale, infatti il cambio di direzione politica alla Casa Bianca avrà una forte influenza sui mercati finanziari. L’insediamento del leader democratico è stato accolto positivamente, come dimostra il record messo a segno dallo S&P 500 nella giornata inaugurale, con molti analisti che vedono come l’amministrazione Biden possa essere favorevole per la Borsa.
Innanzitutto il neopresidente ha subito annunciato un piano di stimoli imponente per il rilancio dell’economia USA, mettendo sul piatto 1.900 miliardi di dollari per il contrasto dei cambiamenti climatici e il sostegno delle politiche ambientali, il rinnovamento delle infrastrutture, la salute e l’istruzione. Ovviamente ci saranno risorse ingenti per la lotta al coronavirus, inoltre Biden vorrebbe aumentare il salario minimo per aiutare oltre 15 milioni di americani ad uscire dalla povertà.
Non sarà facile per il presidente americano, infatti i repubblicani e i democratici moderati sono preoccupati per un eccessivo aumento del deficit, soprattutto considerando i dati sull’economia a stelle e strisce. Il PIL della Cina è riuscito a chiudere il 2020 a +2,3%, con un attivo di oltre 535 miliardi di dollari, un dato che preoccupata tenendo conto della contrazione dell’economia statunitense, la quale negli ultimi 5 anni ha diminuito il suo peso nello scenario globale arrivando ad appena il 22,3%.
L’influenza delle politiche di Biden sui mercati finanziari
È evidente come la successione tra Donald Trump e Joe Biden cambierà gli scenari economici e finanziari, infatti i due leader hanno una visione completamente diversa. Biden ad esempio vuole revocare le agevolazioni fiscali introdotte da Trump, eliminando i vantaggi previsti per le aziende e le persone più facoltose. Inoltre vuole rafforzare la produzione industriale nazionale, favorendo gli acquisti di prodotti Made in USA da parte delle istituzioni pubbliche e delle agenzie governative.
Queste decisioni avranno degli effetti non solo per l’economia americana ma anche a livello globale, considerando l’enorme influenza degli Stati Uniti in tutti i Paesi del mondo. Per questo motivo è indispensabile seguire gli sviluppi da vicino, rimanendo sempre aggiornati sulle ultime notizie grazie a servizi gratuiti come quello proposto da Abcfinanze.com, magazine online specializzato sui temi economici e finanziari dove trovare tantissime guide, news e approfondimenti utili.
Il presidente Biden può contare sulla maggioranza al Congresso, dopo aver ottenuto anche quella al Senato grazie agli ultimi due seggi arrivati dalla Georgia, tuttavia deve fare i conti con una parte dei democratici che non gradisce un aumento fiscale. Ad ogni modo, la vera prova di fuoco per il nuovo presidente americano sarà il coronavirus, con una situazione del tutto fuori controllo e migliaia di decessi al giorno, senza contare un programma di vaccinazione il quale fino a questo momento non si è dimostrato così efficiente.
Il mercato globale dei vaccini e la sfida Usa/Cina
La produzione di vaccini vede la Cina recuperare una posizione di primo piano sulla scena globale, con l’azienda Sinovac che stima di realizzare oltre 1 miliardo di dosi nel 2021. Il vaccino cinese è anche più semplice da gestire, poiché non deve essere conservato a una temperatura di -70 gradi Celsius come avviene per quello americano, ma ad un range di 2-8 °C. La guerra sui vaccini riguarda anche i prezzi, infatti se la versione cinese viene proposta sul mercato a quasi 30 dollari, quello di Pfizer/BioNTech a poco meno di 20 dollari.
Qui potrebbe introdursi il vaccino realizzato dai britannici AstraZeneca e dall’Università di Oxford, in grado di essere mantenuto tra i 2 e gli 8 gradi Celsius e offerto con un costo unitario di appena 3 dollari, con una capacità di produzione annunciata per il 2021 che potrebbe arrivare fino a 3 miliardi di dosi. A questi vaccini si va ad aggiungere quello proposto dall’azienda americana Moderna, anch’esso da somministrare in due dosi, da conservare a -20°C e caratterizzato da un prezzo di 15 dollari a dose, con una produzione stimata per il 2021 di oltre 500 milioni di unità.
Effetto Biden: come investire nel 2021
L’elezione di Biden alla Casa Bianca potrebbe offrire un cambio di passo nella gestione dell’emergenza sanitaria, con l’accelerazione del programma di vaccinazione per velocizzare l’uscita dalla crisi economica. Inoltre il ritorno degli USA negli Accordi di Parigi darà nuovo slancio alla green economy, favorendo settori come la produzione di veicoli a zero emissioni e la transizione energetica alle fonti rinnovabili. Biden è anche più vicino alle aziende big tech della Silicon Valley, con un approccio che potrebbe essere più liberale rispetto a quanto fatto da Trump.
Per investire nel 2021 bisognerà prestare grande attenzione alla diversificazione del portafoglio, agendo con particolare prudenza almeno fino al controllo della pandemia. Maggiore rilevanza dovrebbe assumere gli investimenti ESG, ad esempio acquistando partecipazioni in ETF e fondi comuni che includono al loro interno asset legati ai criteri ambientali, etici e sociali. Naturalmente le politiche verdi non devono confondere troppo le idee, in quanto la ripartenza economica beneficerà nel breve termine soprattutto i settori tradizionali legati al petrolio, come dimostra il rialzo del prezzo del greggio, passato da 36 dollari al barile del giorno dell’elezione del 3 novembre agli attuali 55 dollari.