Dicono che la politica sia ragione, ideale, passione. Forse nel mondo, qui a Latina, è “miracolo”. Sì, è un pellegrinaggio alla Santissima: viene Salvini e tutti vogliono toccarne le vesti per ottenere Grazia. Ma lo hanno già fatto con gli altri “salvini”, ma questo della salvezza ha pure il nome.
Il sindaco Coletta si stizza di non essere ricevuto doveva consegnargli l’ex voto di una Direzione Generale Antimafia. Come se il “rapporto personale” supplisse le scelte politico-amministrative.
Un mio amico si doveva operare di emorroidi, una cosa fastidiosa. Venne da me preoccupatissimo: “tu che conosci il chirurgo gli puoi parlare?”. Io “ma se fa il chirurgo farà con te quel che fa con tutti perché è il suo lavoro”. Lui: “tu intanto parlaci”. Capisco il problema e lo chiamo: “sai c’è un mio amico… ” e di rimando “e che ci faccio?”. quello che fai sempre basta che mi rispondi e lui si crede meglio”. Rassicuro il “malato” che sorride e mi chiede: “ma possiamo parlare pure con la caposala?”. Io “tranquillo, è con noi pure il portantino”. Naturalmente fu operato come gli altri, ma si sentiva un poco diverso dagli altri. Così il sindaco che se ci consegnava a mano la richiesta della Dia, sarebbe stato meglio, più sentito.
Con Salvini ministro il sindaco ha diritto-dovere di parlare, ma mica quando la “madonna” sta a Latina, se può fare anche a Roma.