domenica 4 Giugno 2023

Salvini adotta il modello Michele Forte per paura

Non entro nel merito delle coerenze, ciascuno ha le sue contraddizioni e solo i cretini sono coerenti. Ma la scelta della Lega di Latina di fare “campagne” acquisti e di non puntare al vivaio è poco ardita, è incoerenti. Francesco Zicchieri e Claudio Durigon stanno usando il modello Michele Forte (il leader del Ccd, Udc…, seguace di Pierferdinando Casini, la continuità democristiana fatta persona) per fare la rivoluzione d’ottobre. La Lega è una grande squadra di rugby e loro la fanno giocare a dama. I riferimenti dell’elettorato organizzato, tipo Marilena Sovrani e Massimiliano Carnevale servono ai microcosmi democristiani che hanno bisogno di potere perché non hanno consenso, ma non alla Lega che ha consenso di suo. 500 voti organizzati erano pane per Michele Forte, sono niente per la Lega di ora, non servono. La Lega deve puntare sul vivaio, i già rodati portano problemi: Angelo Tripodi ha costretto Matteo Salvini per le sue nostalgie a far diventare mussoliniano anche l’altare della Patria e questa “difesa” fascista non è piaciuta molto agli elettori del nord, che sono innovatori non conservatori e di Benito Mussolini se ne fregano altamente.

Non vi serve Josè Altafini che arriva alla Juventus già vecchio e ha fiato per gli ultimi 5 minuti, a voi servono campioni nuovi, gente diversa, il voto dato a voi è contro la classe dirigente non è il suo salvagente. Le classi dirigenti così assoldate sono altrettanto volubili, e inutili.

Per la rivoluzione ci vogliono i rivoluzionari, voi assoldate le guardie.

Lidano Grassucci
Direttore di LatinaQuotidiano fino ad Aprile 2018. Giornalista professionista, laureato in scienze politiche, è stato direttore de Il Territorio, Tele Etere, Economia Pontina, caposervizio presso Latina Oggi e autore di numerose pubblicazioni.

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