La Questura di Latina chiude per 30 giorni il Caffè Florian. Si tratta del locale dove scoppiò una rissa due settimane fa, in cui due giovani furono aggrediti e pestati selvaggiamente da un branco composto da sei persone di origine straniera. Al termine dell’episodio la Polizia riuscì a rintracciare solo due degli aggressori.
Il provvedimento è stato disposto in base al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che consentono la sospensione delle attività commerciali qualora nel locale “siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose e che, comunque costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”, allo stato perseguibile unicamente con l’impedimento della frequentazione della sala per un congruo periodo.
Su Facebook emerge il disappunto dei gestori: “L’ennesimo colpo basso – si legge sul profilo Facebook di Mario e Angela Florian – ma noi Florian non molliamo andiamo avanti a resta alta. Il nostro locale è una famiglia per tutti. Non lasciamo spegnere la luce al Florian. Domani raduniamoci tutti e andiamo e dire la nostra usando cuore e resta. Ci conto”.
Nei giorni immediatamente successivi alla rissa i gestori avevano preso le distanze da quanto accaduto: “Siamo pronti a smentire che presso il caffè Florian avvengano risse. Quest’attività nasce per accogliere il cliente farlo sentite a casa e sopratutto protetto. Il nostro locale è dinamico, ben frequentato e colui che l’ha creato è un professionista e un padre per tutti. Ci dissociamo della violenza e ci sentiamo vicino a chi é stato vittima dì una violenza ingiustificata”