Incontro su Rio Martino alla presenza dei sindaci di Latina e Sabaudia, Damiano Coletta e Giada Gervasi, e del presidente della Provincia, Carlo Medici.
Tante speranze da parte degli operatori di avere un pò di chiarezza e tempi certi sulla fruibilità dell’infrastruttura finiti contro un muro.
I problemi sul piatto sono tanti, anzi, tantissimi.
Il bando per l’assegnazione è ancora bloccato. Il canale sta affondando e le barche restano bloccate nella sabbia all’entrata e all’uscita del porto.
Quella che dovrebbe essere un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo di Latina è rimasta incagliata nella burocrazia e in un rimpallo di competenze.
Il progetto del secondo stralcio da tre anni è ancora bloccato.
L’accordo di programma del 2009 prevedeva una spesa di 19 milioni di euro per la realizzazione del Porto canale di Rio Martino.
Nel corso di questi anni si è proceduto ad un primo stralcio da circa 3 milioni e ad un secondo stralcio per 6,5 milioni di euro. I lavori purtroppo si sono fermati per mancanza di ulteriori risorse.
E’ urgente un terzo stralcio per rendere fruibile il canale, attraverso la sistemazione dei pontili, dei parcheggi per le automobili, di acquedotto e fognatura.
L’estate appena trascorsa ha messo in evidenza le difficoltà riscontrate dai diportisti per accedere e uscire dall’unico approdo al mare esistente dopo la chiusura del Mascarello.
Le infrastrutture sono fragili. La darsena più volte si è staccata dalla sponda, il tutto facendo insabbiare spesso le barche.
“Sul dragaggio da lunedì dovrebbe arrivare il via libera per effettuare i rilievi tecnici e il dragaggio sulla foce da parte della Provincia di Latina. Il progetto di concessione temporanea sarà messa a bando di evidenza pubblica. Dopodichè guarderemo al completamento del terzo stralcio fondamentale per l’economia del territorio. Da parte mia – ha spiegato Medici – il massimo impegno”.
Presenti tantissimi diportisti che hanno chiesto chiarezza sui tempi e sulle modalità.
Medici, Coletta e Gervasi hanno sottolineato che la responsabilità è della Regione che a sua volta dice di non avere competenza sull’opera.
Lunedì proprio la Regione dovrebbe mettere nero su bianco, con atto formale, questo passaggio dando la possibilità alla Provincia di intervenire.
“L’interesse di tutti – spiega Coletta – è risolvere questo problema che incide negativamente sulla vita di intere famiglie”.
Tantissimi i cittadini e i diportisti presenti che hanno sottolineato l’esasperazione a cui la mancanza di riposte certe e chiare li condanna da anni.
Ma sui tempi non c’è alcuna certezza e Rio Martino sembra essere condannato all’oblio.