L’emergenza rifiuti continua a regnare sovrana a Latina.
Interi quartieri sono ancora sommersi da spazzatura, secchi stracolmi e aree completamente invase da sacchetti dell’immondizia che producono odori insopportabili.
Il tutto con a corollario insetti, dalle zanzare alle mosche, passando per mosconi, scarafaggi e blatte.
Un impatto però, che si potrebbe definire, disomogeneo considerato che alcune zone della città, anche molto frequentate come via Bruxelles o viale Kennedy, risultano più pulite, mentre quelle interne ai quartieri nella zona di via Polonia, della Q5, di viale Nervi, solo per citarne alcune sono nel caos più totale.
Da una parte, è il caso di via Francia, anche i cittadini ci mettono del loro abbandonando in modo indiscriminato materiale di risulta di lavori edili, divani o come in via Polonia, un intero Kit per neonato, dal chicchetto al seggiolino per l’auto.
In altre zone però la spazzatura è quella indifferenziata che, nonostante la riapertura dell’impianto di Aprilia, evidentemente non viene raccolta o non in modo completo.
Forse servirà qualche altro giorno ad ABC per chiudere il cerchio e recuperare il tempo perduto.
Resta il fatto che per evitare, soprattutto in estate quando le temperature si fanno insopportabili e gli insetti si diffondono rapidamente, tali emergenze ricorrere a piani “B” da tenere pronti e a disposizione nel cassetto non sarebbe poi così anomalo.
In fondo tale situazione con cancelli che chiudono all’improvviso e conferimenti impossibili si ripetono, e certo non per caso, sempre a ridosso dei periodi di festa, come il natale, o ovviamente, in estate quando la pulizia e l’igiene della città a tutela della salire pubblica dei cittadini era e resta, almeno sulla carta, una priorità.