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Reddito di cittadinanza: Ciccarelli risponde a Di Cocco

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Patrizia Ciccarelli

“Nota priva di ogni fondamento”, così l’Assessora alle Politiche di Welfare, Patrizia Ciccarelli risponde al portavoce comunale di Fratelli d’Italia, Gianluca Di Cocco, riguardo la chiusura a suo dire “anticipata di mesi rispetto a quanto assicurato” dello sportello dedicato all’erogazione del Reddito di cittadinanza a Latina.

“Il servizio al quale si riferisce Gianluca Di Cocco – spiega Ciccarelli -, che è effettivamente in fase di rinnovo attraverso una gara che verrà bandita a breve su MEPA, è quello di potenziamento del segretariato sociale e del servizio professionale che sono comunque sempre attivi e ai quali i cittadini possono continuare a rivolgersi”.

Ad oggi il Comune di Latina ha in carico 1.493 domande contro le 1.417 trasmesse direttamente dall’Inps al CPI territoriale. La presa in carico di queste famiglie, per la maggior parte, richiede tempi lunghi di incontro, condivisione dell’analisi dei propri problemi e valutazione di prospettive future. Per questo motivo si è deciso di potenziare il sistema al fine di poter rispondere celermente alle tante domande.

“Il nostro Servizio Sociale professionale e segretariato sociale, già operante stabilmente, è stato dunque rafforzato con ulteriori 4 assistenti sociali – continua l’assessore -. Oggi ci troviamo nella fase di una gara con la quale verrà individuato il soggetto cui affidare il servizio di potenziamento, dedicato in modo esclusivo alla misura del reddito di cittadinanza. Dunque, nessuna chiusura del servizio, che è regolarmente operativo, e ci tengo a rassicurare i cittadini che non devono temere alcuna ripercussione sul beneficio che stanno percependo”.

Per completezza dell’informazione, è opportuno ricordare che il Reddito di cittadinanza si può chiedere in tre modi:

  • presso le Poste Italiane;
  • rivolgendosi a un Caf;
  • tramite il sito dedicato www.redditodicittadinanza.gov.it (l’accesso avviene tramite SPID).

La domanda viene valutata dall’Inps che, attraverso le proprie banche dati nazionali, verifica la presenza dei requisiti richiesti per l’accesso. In presenza di problematiche ulteriori alla mancanza di reddito e di lavoro, la domanda del cittadino, che comunque inizia subito a ricevere l’aiuto economico, viene inoltrata al Comune di residenza perché i Servizi sociali effettuino una presa in carico che aiuti la persona o la famiglia ad uscire dalla situazione di povertà aggiungendo eventualmente altri servizi, aiuti o prestazioni firmando un patto per l’inclusione sociale. In presenza, invece, di problematiche esclusivamente lavorative, la domanda viene inoltrata al Centro territoriale per l’impiego (CPI) con il quale il cittadino firmerà un patto di immediata disponibilità al lavoro.

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