E’ uno dei passaggi fondamentali per l’applicazione, in concreto, della misura conosciuta come Reddito di cittadinanza.
Si tratta della selezione dei cosiddetti navigator che avranno il compito di accompagnare i destinatari della misura, voluta dal Governo giallo verde, nella ricerca di un’occupazione.
Nel centro Italia è il Lazio la regione che ha maggiore necessita’ di copertura con 273 operatori di cui 195 solo nella provincia di Roma.
La maggior parte degli aspiranti navigator, con il 73%, è donna.
L’età media si aggira tra i 30 e i 40 anni.
Le lauree prevalenti sono quelle in giurisprudenza (16.953), psicologia (12.080) e scienze economico-aziendali (7.242).
Molti vengono dal sud Italia.
In Campania c’e’ il maggior fabbisogno di navigator (471) e la sola provincia di Napoli ne prevede 274.
Segue la Sicilia con 429 posti di cui 125 a Palermo e 100 a Catania.
Al nord c’e’ la Lombardia con 329 navigator, di cui 76 a Milano e 50 a Brescia.
Nelle more dell’espletamento delle prove sono già arrivati i primi ricorsi.
Circa 20 mila aspiranti navigator sono stati esclusi, infatti, per il basso voto di laurea.
Obiettivo è limitare il numero dei partecipanti all’unica prova selettiva e velocizzare la procedura, che per come è stata strutturata è velocissima.
Un test a risposta multipla di 100 domande, chi totalizza il punteggio più alto vince.
Ma uno degli esclusi ha deciso di andare a fondo e il giudice del lavoro del Tribunale di Catania lo ha riammesso in gioco, proprio alla vigilia delle prove.
Creando un precedente per tutti gli altri ricorsi il cui esito arriverà a concorso terminato.