Un ragazzo di fuori che è venuto a vivere a Latina mi dice: “qui non si può rinascere, ma nascere, non siete mai nati”. Mentre lo dice lo guardo, la risposta è lui, è la sua “rinascita” qui, rispetto a dove è nato, rispetto al posto da cui viene. Qui è il posto che da una nuova opportunità all’ultima disperazione. Qui viene Ulisse e trova una passione che ha un prezzo così alto all’amicizia che desiste, rinuncia, ma l’opportunità è indubbia. Qui la malattia è terziaria… viene, va via, ma poi ritorna, anche il male rinasce dalla sua nascita. E’ che non si conosce l’anima di questo incredibile posto che moriva col freddo e con le piogge ma si faceva giardino a primavera per il granoturco, il ciciuliano perché anche il mais veniva da lontano e il lontano era sconosciuto (l’America era un sentito dire) che lo si riscriveva con un lontano più vicino, ma qui “rinasceva” e si vendeva a raso per un colmo di castagne. Qui si pregava la madre, sempre generosa, quando al mondo ancora della madre si aveva timore. Mai nati? Nati e rinati, contro ogni cosa, come rinasce Paolo quando da disconoscitore si fa pensiero del nuovo Signore, e qui pensa Tommaso in una “fossa” che si fa nuova di quel medesimo cambiare i parametri del mondo. Non siamo mai nati? Ninfa è così morta di muri che rinasce di fiori, sassi contro colori, tempo che corrode la pietra, natura che rinasce arcobaleno. Non siamo mai nati? Dio mio quanto siamo rinati, dalle terre delle Serenissima che il leone di Marco aveva la spada persa, qui trovano una carta per giocarsi un’altra partita. C’è chi la notte guardava l’Italia da una sponda che per contarla dovevi arrivare a 5 e il suolo era d’amore e la partita cambiò la mano, ma qui nessuno chiese del dolore, ma di fare insieme una cosa nuova.
Vedete qui sono venuti in tanti, dal greco in poi, nessuno ha mai chiesto la partenza ma abbiamo chiesto solo se ci accompagnavano nel prossimo andare, noi siamo l’accoglienza di domani senza alcun rancore di ieri. I nostalgici? Poverini non ci hanno capito, non hanno sentito la terra ma occupato uno spazio.