Armando Cusani non è più presidente della Provincia di Latina da più di un mese e mezzo ma l’ufficializzazione del provvedimento che sancisce la sua decadenza – e che ha data 31 ottobre 2013 – ci sarà solo venerdì quando è stata convocata la riunione del Consiglio Provinciale, dopo diversi rinvii dovuti al non raggiungimento del numero legale.
Quella del prefetto Antonio D’Acunto sarà solo una comunicazione proforma, ma non la pensano allo stesso modo i fedelissimi dell’ex presidente che sono riusciti a presentare e mettere all’ordine del giorno una mozione contro il Prefetto.
Con questa mozione il PdL e Fratelli d’Italia – ma non gli ex alleati guidati dal presidente in carica Michele Forte – chiedono di non dare esecuzione alla dichiarazione di D’Acunto, ma che secondo il PD è solo “un assurdo attacco istituzionale da parte della maggioranza”, che “rischia di mettere l’Organo Istituzionale in una situazione inutile e dannosa, considerato peraltro che quel provvedimento gli effetti li ha già prodotti e non sono rimovibili”.
Secondo il consigliere provinciale del Pd, Mauro Visari “La lunga disquisizione che accompagna il testo della mozione si sofferma sugli effetti della Legge Severino e sulla sua legittimità, ma diventa, per la maggioranza, il pretesto per trascinare il Consiglio provinciale in una discussione fuori dalla proprie competenze e contraria al principio di legalità. Insomma un atto che possiamo definire illegittimo e ai limiti dell’eversione, di conseguenza, del tutto inaccettabile. Nel caso in cui il consiglio ritenesse ammissibile la discussione della mozione sarebbe un atto grave, per cui invitiamo il Presidente Forte ad impedire tale assurdità che, tra l’altro, è in contrasto con la precedente mera comunicazione del provvedimento prefettizio”.