di Redazione – Una delle conseguenze più gravi del maltempo e delle straordinarie piogge di questa estate è stata sulla produzione olivicola che, a causa anche della diffusione della mosca dell’olivo, nel Lazio ha registrato un calo di produzione del 35% rispetto alla media nazionale. I danni sono stati sulla quantità, tanto che molti produttori hanno preferito addirittura non cogliere i frutti, ma anche sulla qualità delle olive raccolte.
Per questo Intesa Sanpaolo e le banche del gruppo che operano nel Lazio (CR Provincia di Viterbo, CR Rieti e CR Civitavecchia), ma anche in Umbria e Toscana insieme alla nostra regione tra le più colpite, hanno deciso di concedere dodici mesi di sospensione delle quote capitale dei finanziamenti in corso di ammortamento, già dalla rata in scadenza a dicembre, alle aziende agricole produttrici di olive e olio che hanno avuto un danno dal ridotto o mancato raccolto.
“Le aziende, compresi i frantoi, dovranno presentare la richiesta di sospensione delle quote capitale dei finanziamenti in corso presso le filiali del Gruppo presenti in Toscana, Umbria e Lazio, già a partire dal mese di dicembre qualora abbiano subito un sensibile decremento del fatturato per le cause suddette” si legge in una nota del Gruppo bancario che intende “aiutare concretamente le aziende agricole produttrici di olio intervenendo con idonei strumenti del credito – ha spiegato il Direttore Regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo, Luciano Nebbia-. Questa sospensione della quota capitale dei finanziamenti già in essere per ben dodici mesi rappresenta un segno di vicinanza e di attenzione per queste aziende, così importanti nell’economia del territorio”.