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Procaccini: “Questo risultato è frutto anche di chi, pur in Fratelli d’Italia, ha fatto altre scelte”

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Nicola Procaccini entrerà a far parte del parlamento europeo.

L’attuale sindaco di Terracina è ancora cauto ma i giochi sembrano essere fatti.

I numeri, in termini di consenso, che ha ottenuto come candidato alle elezioni europee nella circoscrizione Italia centrale lo pongono secondo solo a Giorgia Meloni.

Il leader di Fratelli d’Italia rinuncerà, come anticipato prima della campagna elettorale, a Bruxelles.

La voce è calma, la stanchezza per quella che è stata una vera e propria maratona è percepibile, l’entusiasmo per il risultato personale c’è ma Procaccini preferisce parlare di squadra.

“Questo risultato non è stato raggiunto da una sola persona ma grazie al lavoro eccezionale compiuto da tutti coloro che senza risparmiarsi, e a qualsiasi livello, si sono messi a disposizione portando a casa il risultato. Si tratta di elezioni che si giocano anche a livello economico. E al di là di coloro che hanno sottoscritto la candidatura ho dovuto chiedere aiuto a tanti volontari che si sono rivelati, nessuno escluso, preziosissimi”.

Un lavoro partito dal basso, cresciuto giorno dopo giorno e consolidato grazie al supporto del partito.

“Ovviamente un grazie sentito va a Nicola Calandrini e a tutti i quadri dirigenti del partito. Nonchè a Francesco Lollobrigida capogruppo di Fdi in parlamento che mi è stato molto vicino caricandosi il grosso di questa mia elezione. Ma anche – dice sorridendo – a tutti quelli che, nonostante siano in Fratelli d’Italia hanno deciso di sostenere altri candidati. Sono loro che hanno contribuito a darci quell’ulteriore, grande carica, all’insegna della determinazione e della motivazione, che ci ha consentito la volata finale”.

I sondaggi nelle ultime settimane, rispetto al risultato di Fratelli d’Italia non sono sempre stati generosi.

“Personalmente, stando tra le persone il consenso in crescita di Fratelli d’Italia era percepibile. In effetti mi hanno stupito alcuni sondaggi che ci davano sempre in bilico sulla soglia del  4%. Mi sembra evidentemente, stando i risultati, che alcuni siano mirati solo a guidare ed influenzare l’orientamento dei cittadini. Ma sono felice che non ci siano riusciti. Vuol dire che abbiamo e stiamo lavorando bene”.

Una nota “dolente” però c’è.

L’elezione in parlamento europeo pone la questione delle dimissioni da sindaco di Terracina.

Non immediate certo, ma comunque un passo da fare.

“Sarò costretto ad andare dallo psicologo. Sarà traumatico lasciare il ruolo di sindaco. Ho talmente intrecciato la mia vita con quella della città. Solo l’idea di disintrecciare questa sorta di simbiosi mi crea grande turbamento. Per fortuna non sarà una cosa immediata e quando sarà il momento mi piace pensare che questa mia elezione sia stata anche utile a governare il dopo di me. Sarò sul campo con Terracina e per Terracina sempre. D’altro canto non sarei stato ricandidabile alle prossime amministrative”.

Quando è stata ufficializzata la sua candidatura Procaccini ci ha tenuto a precisare che avrebbe fatto una campagna elettorale pulita senza vendere l’anima al diavolo.

E’ andata così?

“Ci sono riuscito sotto ogni fronte. E questa è una grande soddisfazione. Ce l’ho messa tutta per non andare a legare il mio nome a situazioni di ambiguità”.

 

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