Un danno erariale per la mancata apertura della spiaggia Chiaia di Luna, a Ponza, di 1.300.000 euro, è stato quantificato dalla Guardia di Finanza di Latina. L’indagine è stata delegata dalla sezione giurisdizionale del Lazio della Procura regionale presso la Corte dei conti.
La complessa attività istruttoria, eseguita dai finanzieri di Formia, insieme alla tenenza di Ponza, sotto la direzione del vice procuratore Massimo Perin, ha evidenziato il presunto pregiudizio erariale sia nella forma del danno emergente, pari ad 1.130.000 euro, derivante dal costo dell’intervento limitatamente al periodo dell’utilità sperata per inutilizzo del bene, sia nella forma del lucro cessante, pari a 140.000 euro, per il mancato conseguimento di proventi che l’apertura dell’arenile avrebbe generato, con il rilascio di concessioni e autorizzazioni per l’utilizzo delle relative aree demaniali marittime.
Secondo gli investigatori le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, dal 2011 ad oggi, avrebbero affrontato con superficialità il delicato problema dell’apertura dell’arenile, gestendo la vicenda in maniera non inappropriata in quanto, malgrado la spiaggia sia stata ritenuta pubblicamente fruibile dagli organi tecnici competenti, hanno tuttavia omesso di attuare qualsivoglia valida iniziativa finalizzata all’apertura. Tale condotta omissiva, tenuta dal Comune di Ponza, ha comportato – dicono sempre i finanzieri – un mancato perseguimento degli obiettivi per i quali il finanziamento del Ministero dell’Ambiente era stato concesso, vanificandone così le finalità e rendendo anche privi di validità i lavori comunque eseguiti.