A Ponza la posta non viene praticamente più recapitata. Si è interrotto il rapporto di lavoro tra il precedente portalettere e Poste, con il risultato che la corrispondenza è praticamente interrotta. Infatti, adesso di postini ce ne sono due, solo che non conoscono il territorio come lo conosceva quello precedente, e non riescono a recapitare le lettere. Semplicemente perché non trovano gli indirizzi indicate sulle buste.
A farne le spese, i residenti, che non ricevono la posta, tantomeno le bollette in scadenza. In tanti si sono riversati negli uffici postali a manifestare il proprio disappunto per una questione che non è neppure la prima volta che si verifica e che riguarda sempre la mancata stabilizzazione della stessa persona.
Già in passato il Comune aveva scritto a Poste affinché si risolvesse una problematica arcivecchia. La risposta dell’ente di recapito fu molto semplice: tutta colpa della mancanza di toponomastica adeguata e di numeri civici lungo le strade isolane. È proprio questo il punto lamentato dagli isolani: il precedente portalettere conosceva per filo e per segno residenti e territorio, dunque superava senza difficoltà questo tipo di problema. Ma per Poste nel 2018 non si può selezionare un postino solo perché conosce bene la zona.
Una mazzata tremenda per i ponzesi che, di lì a poco, hanno visto crollare a picco il servizio di recapito. E tutti si chiedono del perché si sia deciso di modificare un servizio che funzionava per barattarlo con un servizio che sta arrecando danni enormi.
Intanto Danilo D’Amico, portavoce di Fratelli d’Italia a Ponza, ha lanciato una proposta ai ponzesi: riversarsi tutti alle Poste e compilare il modulo di reclamo per segnalare la mancata corrispondenza e chiedere la stabilizzazione del precedente postino. In tanti lo avrebbero già fatto e ora si augurano che i disagi si risolvano nel più breve tempo possibile.