Con il 2017 alle spalle e la campagna elettorale per il Elezioni Regionali del Lazio alle porte, sono diverse le ragioni per cui Pontinia alza gli occhi verso la Pisana. Se per Acquitrino, l’albero caduto nel fiume Sisto in prossimità del ponte sulla Migliara 53, non si è ancora arrivati alla supplica è semplicemente perché, al momento, non sono stati ancora trovati i Santi da pregare. Va detto che tra preghiere (o probabili imprecazioni) dei residenti, il Comune di Pontina ha fatto e sta facendo la sua parte.
Nella lettera del Comando della Polizia Municipale di Pontinia del 14 giugno 2017, l’Ente locale ha interessato la Direzione Regionale Risorse Idriche, Difesa del Suolo e Rifiuti (ARDIS) del Lazio ed il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino “al fine di eliminare l’inconveniente descritto, a tutela e la salvaguardia di danni ambientali”. La lettera inviata però pare non abbia sortito alcun effetto tanto da potersi ritenere un “buco nell’acqua”.
Passata l’estate, con le preoccupazioni degli abitanti della zona, il 2 ottobre 2017 il Comune di Pontinia ha inviato il sollecito richiedendo “un adeguato intervento sulle problematiche segnalate, essendo imminente la stagione invernale”. Ma Acquitrino non cede e dopo aver sofferto l’arsura dei mesi caldi si prepara a ricevere sulla schiena le piogge di fine anno, restando inesorabilmente al suo posto e con i segni dell’umidità sempre più marcati.
L’inverno è ancora lungo e Pontinia ha tolto le luci di Natale dai monumenti storici, chiesa di Sant’Anna compresa e la campagna elettorale per la Regione, l’Ente a cui si chiede di rimuovere Acquitrino dal Sisto, non è decollata. Chissà che l’albero nel Sisto (e non sul Sisto) non diventi oggetto di programma elettorale. Viste le difficoltà a rendere operativi gli interventi di rimozione richiesti, potrebbe risultare più facile “trasformarlo” in un ponte da dedicare a pedoni o biciclette. Lasciando le considerazioni (e le provocazioni) ai candidati che decideranno di darsi battaglia da qui al 4 marzo, le braccia stanche di Acquitrino sembrano andare sempre più a fondo facendo da ombra a quelle dei residenti avviliti ma non rassegnati.