giovedì 30 Novembre 2023

“Pollificio” senza autorizzazione ambientale a Latina: l’azienda finisce sotto sequestro

L’azienda avicola situata a Borgo Bainsizza, da tempo oggetto di segnalazioni da parte dei residenti della zona, è ora al centro dell’attenzione della polizia locale. È stato emesso un provvedimento di chiusura immediata dell’attività e di sequestro dell’impianto. La notizia, anticipata dal quotidiano Latina Oggi, ha suscitato un forte interesse nella comunità locale.

La questione dell’azienda avicola era stata precedentemente discussa in una commissione Trasparenza convocata dalla presidente Floriana Coletta. Durante questa riunione, è stato sollevato il problema delle autorizzazioni. Secondo quanto emerso, l’attività risultava operare senza le necessarie autorizzazioni.

In seguito alla commissione Trasparenza, gli agenti della polizia locale di Latina hanno effettuato un sopralluogo presso l’azienda avicola. Durante questa visita, sono state raccolte prove e documentazione. Successivamente, è stato richiesto un parere ufficiale alla Regione Lazio poiché, dai risultati dell’indagine, è emerso che l’allevamento superava la soglia dei 40.000 capi. In realtà, si è scoperto che all’interno dell’impianto erano presenti almeno il doppio di tale cifra, il che richiede una Valutazione di Impatto Ambientale con il coinvolgimento diretto della Regione.

Il parere emesso dalla Regione Lazio nei giorni scorsi ha prodotto conseguenze immediate. Sembra che l’allevamento avicolo di Borgo Bainsizza abbia iniziato a operare in violazione delle leggi ambientali e senza le necessarie autorizzazioni. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che l’autorizzazione Aua precedentemente concessa era già stata revocata nel 2021.

La decisione della polizia locale di chiudere l’attività e sequestrare l’impianto è stata presa in risposta alle violazioni delle leggi ambientali e alle irregolarità riscontrate nell’azienda avicola di Borgo Bainsizza. Si attendono ulteriori sviluppi in questa vicenda che ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona.

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