Per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni con il conseguenziale stato di abbandono, il senatore Nicola Calandrini (Fdl), ha presentato un disegno di legge in Senato.
“È necessario infatti che sia realizzato un intervento a tutto campo non solo per ripopolare i comuni, ma anche per renderli attrattivi dal punto di vista culturale ed economico, oltre che sicuri contro i rischi idrogeologici” afferma Calandrini.
Il disegno di legge affronta tutti questi aspetti e prevede una struttura interministeriale che coordini il tutto. Un intervento completo per i piccoli comuni è necessario e non più rinviabile. L’obiettivo è portare i più giovani in particolare a risiedere in questi borghi, veri e propri gioielli d’Italia.
“Vendere il patrimonio immobiliare ad un euro, come sta accadendo adesso, non è sufficiente ad affrontare il pericolo spopolamento. Affinché i piccoli comuni tornino vitali, non basta concentrarsi solo sulla valorizzazione dei beni culturali e sulla promozione del territorio, ma quei territori devono offrire servizi, devono essere dotati di strutture e infrastrutture sicure, devono essere vivi dal punto di vista economico, dunque va valorizzato il patrimonio agricolo e quello degli “antichi mestieri”.
La legge, qualora fosse approvata, si applicherebbe ai circa 5.500 comuni italiani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, coprendo il 70% del territorio nazionale.
“Auspico che possa trovare un agevole percorso in Parlamento e il consenso trasversale di tutte le forze politiche, perché il patrimonio che andrebbe a tutelare è di tutti e non solo di un partito” conclude il senatore di Fratelli d’Italia.