giovedì 23 Marzo 2023

PD, Renzi stravince le primarie

di Lucio Fava del Piano – Quasi il 70% di consensi sui circa 3 milioni di elettori del Pd che si sono recati ai gazebo. E’ con questi numeri che Matteo Renzi ha vinto, anzi ha stravinto, le primarie del Partito Democratico, di cui sarà il nuovo segretario. Numeri che hanno largamente superato le previsioni tanto nell’affluenza quanto nelle percentuali del vincitore, e che possono far dire ai Dem di avere vinto la scommessa.

I grandi sconfitti sono invece quelli che si aspettavano un numero di votanti molto più esiguo, anche in confronto con gli appuntamenti precedenti, e l’apparato che ha guidato il partito negli ultimi anni, il cui candidato – Gianni Cuperlo – non ha raggiunto neanche il 20 per cento dei voti. Giusto pochi punti di margine sul terzo classificato, l’outsider Pippo Civati, che ha raccolto il 14% dei voti.

“Siamo caduti e ci siamo rialzati… ai teorici dell’inciucio stavolta è andata male, da oggi non c’è più alibi per nessuno”, sono state le prime parole del neosegretario Renzi. che poi ha tenuto a specificare: “Questa non è la fine della sinistra, stiamo solo cambiando il gruppo dirigente della sinistra”. E poi ha aggiunto “adesso tocca a una nuova generazione, che però non farà a meno dell’esperienza”, prima della promessa finale: “Abbiamo l’ambizione di cambiare l’Italia, vogliamo che l’Italia torni a correre, e adesso dipende da noi”.

Gli sconfitti hanno voluto riconoscere subito la vittoria di Renzi. Cuperlo ha detto che sarà “leale e sincero verso Renzi” perché “l’unità del Pd è un valore profondo e da difendere, ma dovrà fondarsi sulla chiarezza reciproca e sulla trasparenza delle scelte”. Per Civati “con questo gruppo dirigente possiamo vincere le elezioni”.

A caldo è arrivato anche il commento del presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha chiarito subito che “con Renzi lavoreremo insieme, con spirito di squadra”, richiamando non a caso quel concetto di squadra che già era stato proposto da Prodi quando, a sorpresa, aveva annunciato che sarebbe andato a votare alle primarie.

Anche altre forze politiche hanno fatto i loro complimenti di prassi al vincitore. Nota stonata, tanto per cambiare, i 5 Stelle, con alcuni deputati che nei loro post facebook hanno definito i milioni di elettori che sono andati a votare alle primarie “pecoroni” e “melma putrida”.

Roberto Miscioscia
Classe 86, imprenditore. Esperto di comunicazione. Osservatore delle dinamiche sociali. Amo la filosofia e mi appassionano le neuroscienze. Il mio libro preferito è MINSET di Carol Dweck... il mio film preferito LIMITLESS.

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