di Redazione – L’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina è sempre più a rischio paralisi. È di oggi la notizia che tutti gli interventi chirurgici in programma sono stati cancellati. Questo perché la sala operatoria è occupata da pazienti intubati che attendono di essere trasferiti nel reparto di rianimazione, dove già ci sono quattro letti in più rispetto a quelli previsti. La situazione si è resa ulteriormente complicata per la mancanza di sangue che sarebbe stato necessario per eseguire gli interventi. Sulla questione è voluto intervenire il Consigliere Regionale di Forza Italia, Pino Simeone. “Di fronte a questa situazione si può solo pregare che non arrivino altre emergenze”, dice l’esponente azzurro. I colpevoli sono evidenti, e Simeone indica senza esitazioni Zingaretti e Caporossi, i quali, dice, si sottraggono alle loro responsabilità.
“La rivoluzione della sanità nella provincia di Latina era una promessa e si è rivelata una bugia. Gli ospedali sono stritolati dal blocco del turnover e dalla cronica mancanza di posti letto”, continua Simeone. Quello che sta succedendo a Latina dimostra che l’atto aziendale è un piano di obiettivi irraggiungibili, prosegue. E aggiunge: “Quanto ogni giorno accade nei nostri ospedali dimostra la manifesta incapacità di questa Regione e del direttore generale della Asl di Latina di affrontare i problemi che stanno strozzando e mettendo in pericolo la vita dei nostri cittadini”. La nota di Simeone si conclude ironicamente: “Zingaretti e Caporossi, in tandem, ci continuano a dire che l’elefante vola. Peccato che non lo abbiano ancora dimostrato. Forse i visionari non siamo noi.”.
STEWARD – Al danno si è poi aggiunta la beffa. Il Governatore Zingaretti ha infatti fatto sapere che a marzo nei pronto soccorso arriveranno gli steward. “Vorremmo sottolineare al presidente Zingaretti che la questione riguarda l’assistenza non l’accoglienza”, scrive ironicamente Simeone in una nota apparsa sul suo blog. “I problemi della sanità nel Lazio e nelle province non si risolvono con un sorriso ed un benvenuto ma con scelte precise”, è la conclusione con cui il Consigliere Regionale chiude l’ennesimo post in cui dissente dalle scelte del Presidente della Regione Lazio sulla sanità.