di Redazione – L’Ospedale Fiorini di Terracina versa in pessime condizioni. A denunciarlo è la Spi Cgil di Terracina, rammaricata per la scarsa funzionalità dei servizi e la pessima tenuta delle strutture. Il Fiorini, dicono dal Sindacato, raccoglie un bacino di utenza enorme a fronte della chiusura degli ospedali di Cori, Sezze, Priverno, Gaeta e Minturno. Un’utenza anche maggiore accorre a Terracina nel periodo estivo. Gli accessi al Pronto Soccorso sono circa 33 mila l’anno a un ritmo di 100 al giorno. In questa situazione la Spi Cgil denuncia una serie di criticità. A partire dal Pronto Soccorso dove si registra carenza di personale medico e una struttura totalmente fatiscente, dove non si vede traccia dell’annunciata “osservazione breve”. E i pazienti sono costretti ad attese di ore ed ore prima di essere visitati. Le criticità non finoscono qui: l’elisuperficie è rimasta solo un annuncio, nei reparti continua il taglio di personale, diversi ascensori sono fuori uso, i tempi di attesa per chi deve pagare i tickets sono inacettabili e le liste di attesa costringono gli utenti ad andare verso i privati. Infine, sono state installate telecamere di sicurezza, ma queste puntano sulle piante piuttosto che sugli ingressi.
“Noi dello SPI/CGIL Lega di Terracina ribadiamo ancora volta che l’Ospedale Fiorini merita il potenziamento ed il miglioramento dei servizi, così come promesso in vari incontri con la dirigenza della ASL, anche per l’importanza dell’area servita”, dicono dal sindacato dei pensionati. La Spi Cgil conclude con una consapevolezza: “Siamo convinti che la soluzione di tanti problemi prescinde dall’uscita dal commissariamento”