Stanno vivendo un dramma 28 famiglie di Itri in provincia di Latina, costrette all’evacuazione dopo gli eventi calamitosi del novembre 2021, quando il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha dichiarato lo stato di calamità per la zona. Nubifragio e frana che lo scorso novembre hanno causato 25 milione di euro di danni. Oggi i cittadini e l’amministrazione di Itri pensano a ricostruire e vuole farlo partendo da un nuovo polo scolastico. A voler garantire la massima sicurezza è la consigliera regionale del movimento 5 stelle, Gaia Pernarella, a chiedere il massimo della chiarezza per fugare ogni dubbio sul pericolo di inondazione del territorio di Itri. Pernarella ha presentato alla giunta regionale un’interrogazione consiliare in merito al polo scolastico a Rivoli previsto dal nuovo piano regolatore.
“Quello che ci preme in particolare conoscere – spiega la Consigliera 5 Stelle – è se la variante di salvaguardia del piano regolatore approvata dal Comune di Itri sia coerente con la presenza del pericolo di inondazione e se ai fini dell’ammissione del progetto presentato dal Comune per la realizzazione del nuovo polo scolastico, sia stato verificato che il fabbricato non ricada all’interno delle fasce di rispetto per il pericolo di inondazione e nella fascia di rispetto di non edificazione per la presenza di strade extraurbane. Realizzare un nuovo polo scolastico è sempre una buona cosa, perché dota la comunità di strutture all’avanguardia che favoriscono la crescita dei giovani cittadini, ma quanto accaduto a Itri solo pochi mesi fa è stata una grave ferita nel tessuto sociale e cittadino. Troppo grande per non compiere ulteriori approfondimenti, anche in considerazione del fatto che l’area dove edificare il nuovo polo scolastico, individuata fra la Strada Regionale 82 e le sponde del fosso Rio d’Itri la cui sezione “è generalmente insufficiente al transito delle piene”, sarebbe stata scelta precedentemente all’entrata in vigore delle norme tecniche collegate al Piano di Assetto Idrogeologico regionale.
Ci aspettiamo – conclude Pernarella – una assunzione di responsabilità da tutti gli Enti coinvolti nel procedimento amministrativo”.