Saranno interrogati domani mattina dal giudice per le indagini preliminari Laura Campoli i tre arrestati per la compravendita della neonata poi riconsegnata alla madre perché mulatta. Ai domiciliari erano finiti la finta madre, di borgo Podgora, che per mesi aveva portato un pancia finta e poi era arrivata a casa con la piccola di appena tre giorni, la madre naturale, una ragazza romena di 25 anni e un cittadino marocchino che avrebbe fatto da intermediario tra le due e organizzato il tutto.
La 35enne, difesa dall’avvocato Sandro Marcheselli, che poi aveva riconsegnato la bambina nelle mani della vera madre, forse anche perché si era resa conto del grave reato commesso, non ha ancora deciso se risponderà alle domande del gip o se si avvarrà della facoltà di non rispondere.
Anche gli altri potrebbero restare in silenzio durante l’interrogatorio, oppure, viste le risultanze investigative e le intercettazioni, provare a collaborare per ridimensionare la gravità della loro posizione.
I telefoni dei tre erano stati infatti messi sotto controllo e grazie alle intercettazioni la polizia era riuscita a ricostruire la vicenda e gli spostamenti degli arrestati, che si trovano ora agli arresti domiciliari, ma anche a capire come anche dopo i fatti, avevano provato a fuggire alle indagini e all’arresto.
La piccola sarebbe stata venduta per ventimila euro dalla madre naturale alla 35enne di Latina che però l’aveva tenuta con sé soltanto qualche giorno. La bambina era finita alla fine con il padre naturale, un cittadino del Mali, che nonostante le precarie condizioni economiche se ne era preso cura fino al ritrovamento da parte della polizia.