Il cosiddetto Movimento dei forconi non intende organizzare una marcia su Roma. Almeno per il momento. Secondo uno dei leader della protesta, Mariano Ferro, al momento non è prevista alcuna forma di manifestazione nella Capitale. Ma questo non significa che l’eventualità non venga presa in considerazione.
“Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani” ha dichiarato infatti Ferro. E un altro coordinatore del movimento, Danilo Calvani, ha segnato una data dopo la quale l’agitazione potrebbe assumere nuove forme di protesta. “Se i politici non andranno a casa e domani sarà votata la fiducia al governo Letta – ha dichiarato – ci sarà un’azione eclatante non violenta a Roma e forse in altre città: non ci arrendiamo”.
Il movimento, in origine espressione della rabbia degli agricoltori e allevatori – da cui il riferimento ai forconi – che si sono sentiti abbandonati dalle istituzioni, ha unito nella protesta anche venditori ambulanti, camionisti, precari, studenti, disoccupati, immigrati e persino ultras delle curve calcistiche ed estremisti di destra.
Nel corso degli ultimi giorni ci sono state numerose manifestazioni, e in alcuni casi la protesta è degenerata in violenza. Situazione critica si è registrata ieri a Torino, dove per ore è andata in scena una vera e propria guerriglia. Solo in serata sono state sgombrate le barriere erette con i cassonetti nelle strade del centro e liberata la tangenziale. Il bilancio è stato di 14 feriti tra le forze dell’ordine. Un’azione che Ferro ha in qualche modo ridimensionato, attribuendola a “quattro scalmanati”, mentre “la stragrande maggioranza era pacifica”.
In ogni caso, la protesta non si ferma e anche oggi sono previsti e stanno andando in scena blocchi e presidi un po’ in tutta Italia.