Divide i cittadini la spinosa questione sull’aumento del costo dell’abbonamento annuale per il parcheggio della stazione ferroviaria di Minturno. Se per i pendolari provenienti dai comuni limitrofi questo rincaro penalizza i non residenti, c’è anche qualcuno che pone l’accento più che sull’importo, sulla reale presenza dei posti auto. Un problema nel problema. Molti sono coloro, infatti, che già di primo mattino non riescono a trovare parcheggio. Nonostante l’abbonamento, sono costretti a sostare fuori dalle strisce blu, rincorrendo spesso a varie multe.
Disagi che il sindaco di Santi Cosma e Damiano, Franco Taddeo aveva reso noto al sindaco di Minturno. Immediata la risposta di Gerardo Stefanelli: “il parcheggio della stazione, ad oggi, ha una capienza che evidentemente non basta. I sindaci dei comuni limitrofi potrebbero anche rivedere il trasporto pubblico locale, potenziando le corse da e per la stazione di Minturno attraverso dei bus navetta – consiglia il primo cittadino – Considerato lo sviluppo urbanistico avuto dalla zona intorno alla stazione non è semplice aumentare la capienza dei posti auto”. E a chi chiede una conferenza pubblica con la Regione, i comuni interessati e le Ferrovie dello Stato, Stefanelli replica: “Possiamo anche cambiare abitudini oltre che pensare sempre a cambiare luoghi. Certe azioni richiedono tempo e step. Certamente il territorio ‘chiama’ soluzioni a breve termine.”
Solo quindi un’attenta e ragionevole collaborazione tra le amministrazioni del comprensorio meridionale laziale può forse migliorare la situazione, evitando l’insorgere di ulteriori difficoltà.