mercoledì 7 Giugno 2023

Lenola, sono tre i casi positivi a Covid 19. Magnafico: “Il rischio contagio riguarda tutti”

Sono tre i casi di Covid-19 a Lenola. La comunicazione è stata ufficializzata dal sindaco Fernando Magnifico.

“Vorrei precisare alcune questioni – ha spiegato Magnifico – che mi vengono poste in questi giorni da tanti cittadini: la direzione Asl di Latina emette il bollettino medico ogni giorno, ma – ad esempio a differenza dell’Asl di Frosinone – non parla mai di casi comunali. Questa è una precisa scelta della direzione: si può condividere o meno, ma d’altra parte noi sappiamo che a Lenola abbiamo avuto tre casi”.

Qualsiasi siano le novità future, sperando che non vi siano nuovi casi, il sindaco invita a rispettare in modo scrupoloso le direttive di Ministero della Salute e Regione Lazio: la distanza tra le persone, il non affollamento dei locali, lavarsi spesso le mani.

“Ho purtroppo registrato – spiega il sindaco – che sabato scorso queste direttive, diramate dall’amministrazione comunale alla cittadinanza con l’ausilio della Protezione Civile e dei dipendenti comunali, che ringrazio per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo, non sono state rispettate. Dobbiamo però comprendere che questo è l’unico modo per prevenire il contagio: evitare il contatto con le persone potenzialmente positive. È l’unica arma, perché non esiste ancora una cura. E non illudiamoci del fatto che solo chi ha problemi pregressi vada in terapia intensiva: potremmo andarci tutti”.

Nessuno comunque verrà lasciato solo. Il sindaco ha già la disponibilità della protezione civile, della Croce Rossa e di tanti altri volontari che potranno fornire generi alimentari e medicinali a chi non può uscire di casa.

“Desidero ringraziare – conclude Magnafico – per la collaborazione tutti i consiglieri comunali: grazie al loro supporto, sto portando avanti un lavoro con l’Asl per individuare le famiglie che hanno avuto contatti con le persone risultate positive al Coronavirus. Tutti stanno rispondendo nel modo adeguato alla situazione: sono fermi a casa e ci resteranno per i 14 giorni previsti dai protocolli, alcuni anche volontariamente e in modo del tutto prudenziale”.

 

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