Protestano i sindacati dei pensionati contro la legge di Bilancio. Lo faranno domani, a partire dalle 10, davanti la Prefettura di Latina. È qui che si sono dati appuntamento Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Le critiche maggiori sono riservate alla decisione del Governo nazionale di non prevedere la rivalutazione delle pensioni sopra i 1.522 euro.
“Dalle simulazioni – spiegano i sindacati – si evince come le pensioni che hanno importi 5 volte il minimo perderanno 60 € l’anno e quelle 6 volte il trattamento minimo perderanno oltre 167 € l’anno”.
“Vi è poi il tema del contributo di solidarietà per le pensioni più alte che a nostro avviso è iniquo e rischia di mettere in discussione i diritti acquisiti. Il combinato disposto di questi due provvedimenti porterà risparmi della spesa pubblica per oltre 3,6 miliardi di euro per i prossimi tre anni”, aggiungono le tre sigle sindacali.
Ai sindacati non va giù neppure la tassa per le organizzazioni no profit, l’Ires, che passa dal 12 al 24%. “Rischiano di mettere in ginocchio le oltre 343 mila associazioni no profit italiane che danno lavoro ad oltre 800 mila lavoratrici e lavoratori e impiegano 5 milioni di volontari. Contemporaneamente – dicono – il Governo fa un grosso regalo di Natale a chi negli anni passati non ha pagato le tasse o le ha evase varando il ‘saldo e stralcio’ delle cartelle fiscali”.
Le tre sigle sindacali chiedo al Parlamento di rivedere la manovra, all’insegna di una migliore equità. Tra le richieste, anche quella di eliminare i super ticket nella sanità, una legge nazionale per la non autosufficienza e un paniere dei consumi su cui misurare la rivalutazione delle pensioni tarato sui veri consumi degli anziani.
“Questo Governo del cambiamento, in piena sintonia con i precedenti, ha voluto far cassa nel più semplice dei modi possibili, cioè mettendo le mani nelle tasche dei cittadini anziani – dicono invece dalla Uil pensionati- Cosa che genererà seri danni economici per le persone anziane che vivono non alle spalle della comunità, bensì dei contributi che hanno accantonato negli anni di lavoro.
“A proposito di fisco – proseguono dalla Uilp- è necessario ricordare che le pensionate e i pensionati italiani usufruiscono del peggiore dei trattamenti fiscali esistenti in tutta la comunità, contribuendo pesantemente, in tal modo, al sostegno del sistema assistenziale. Per questa ragione, i provvedimenti adottati per le pensioni nella legge di bilancio sono doppiamente iniqui e provocatori e devono essere respinti al mittente”
L’appuntamento di domani, andrà in scena non solo a Latina ma in contemporanea anche davanti le Prefetture di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo.
E non sarà la sola iniziativa. Uilp, Spi e Fnp annunciano altre manifestazioni: “che verranno messe in atto fin quando l’atteggiamento del Governo non darà palesi segnali di cambiamento”.