E due. A distanza di un paio di mesi, era fine agosto, dalla volta scorsa, un imprenditore agricolo di Latina nuovamente preso di mira in casa propria.
La nuova incursione in casa sua martedì sera, quando è stato di nuovo legato e incappucciato da alcuni banditi entrati in casa sua alla ricerca di soldi e preziosi.
Una perquisizione in piena regola, ma senza trovare “il bottino” che si aspettavano. Proprio per questo l’uomo è stato picchiato per cercare di convincerlo a rivelare il fantomatico nascondiglio. Una raid vero e proprio alla fine del quale il signor Antonio, 70enne, è stato portato dietro casa sua ed abbandonato, ancora legato, in un campo. Incendiate le auto presenti al momento in casa, quella dell’agricoltore e l’altra, rubata, usata per arrivare nella proprietà di Antonio.
I carabinieri non escludono che la banda che ha agito martedì sia la stessa entrata in azione il 30 agosto scorso. Pare però chiaro che i due episodi siano in qualche modo collegati. Antonio, infatti, non è uno che attira su di se l’attenzione per via di uno stile di vita sfarzoso che possa far pensare che sia una persona molto benestante.
L’azione è scattata col favore delle tenebre nelle campagne tra Montello e Bainsizza dove l’imprenditore vive da solo. Proprio per questo non è stato difficile per i tre, o forse quattro banditi, coglierlo di sorpresa.
Come detto hanno fatto ricorso anche alle maniere forti pur di farsi rivelare dove l’uomo nasconda i suoi soldi, ma nonostante tutto, sono dovuti andare via quasi a mani vuote.