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Legame clan e politica, Riccardo tira in ballo Giorgia Meloni e scoppia il caso

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Scoppiata la questione del legame tra il partito di Giorgia Meloni e il clan di origine rom di Latina. Questa volta a raccontare le dichiarazioni del pentito Agostino Riccardo che tirano in ballo proprio la leader di Fratelli d’Italia è Clemente Pistilli, su La Repubblica.

Pistilli ha riportato le parole del pentito della Direzione distrettuale antimafia di Roma, che in uno dei tantissimi interrogatori racconta come avrebbe incontrato Giorgia Meloni, prima di un comizio nel capoluogo pontino, insieme ad altri appartenenti al clan. A presentarla sarebbe stato Pasquale Maietta, all’epoca deputato e membro e tesoriere di FdI, vicino al clan e imputato in diversi processi al tribunale di Latina. Alla base dell’incontro l’accordo per l’attacchinaggio dei manifesti elettorali.

Immediatamente sono partiti insulti e minacce al giornalista pontino che da anni si occupa di cronaca giudiziaria e che ha svolto semplicemente il suo lavoro, come fa da sempre.

Poi è arrivato il video di Giorgia Meloni, diffuso su Facebook e sui social in generale. Una risposta alle accuse mosse dal pentito, ma anche al giornale di un sistema che definisce “regime”: “E’ partita la macchina del fango contro l’unico partito di opposizione”. Contesta il modo in cui avrebbero dato i 35mila euro, nella busta del pane in un distributore.

“Io non faccio affari con i rom, non do soldi in contanti nelle buste del pane nel distributore di benzina. Non ho mai avuto un segretario maschio, mai avuto una Volkswagen nera. Una notizia completamente inventata. Se gli inquirenti avessero voluto chiedermelo non avrei mai avuto problemi a rispondere. Devo pensare che gli inquirenti non hanno ritenuto credibile questa notizia, altrimenti mi avrebbero chiesto conto”.

Arriva anche la risposta a Meloni del senatore del Partito democratico Franco Mirabelli: “Meloni non ha risposto – dice – prenda le distanze da vicende su cui ci sono inchieste. Ho letto le dichiarazioni di Giorgia Meloni. Considero le sue parole – ha spiegato il capogruppo Pd in Commissione parlamentare antimafia – una non risposta. Nega di avere aver avuto a che fare con le famiglie rom di Latina, ne prendiamo atto, ma al di là di ciò continua a non dire una parola sulle inchieste giudiziarie e giornalistiche e sulle dichiarazioni dei pentiti che raccontano di rapporti tra esponenti importanti di FDI e i clan di Latina anche per ricevere sostegno nelle campagne elettorali. Da parte di Giorgia Meloni servirebbero parole di condanna e presa di distanza su queste vicende su cui continueremo a chiedere che la commissione Antimafia torni a lavorare al più presto”.

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