I progetti di valorizzazione e ristrutturazione sono iniziati alcuni anni fa.
Oggi si cominciano a vedere i primi frutti e le Case cantorniere tornano ad essere dei veri e propri gioielli tra storia e contemporaneità con uno sguardo al sociale.
Sul territorio pontino sono due le Case cantoniere ex Anas, quella a Latina, a borgo Piave assegnata all’Associazione italiana persone down, e quella di Spigno Saturnia, assegnata all’Opera nazionale mutilati invalidi civili.
Oggi, i progetti sono stati presentati, a Roma nello spazio WeGil di Trastevere, all’evento organizzato dalla Regione Lazio “Per il bene comune”.
“Abbiamo festeggiato i volontari del bene comune, del patrimonio recuperato e della cura possibile del verde pubblico da parte dei cittadini con il supporto dall’amministrazione regionale. Negli ultimi tre anni abbiamo assegnato 37 case cantoniere di proprietà della Regione ad associazioni e Comuni che le hanno riutilizzate – spiega l’assessore regionale al bilancio, Alessandra Sartore – a scopo sociale, culturale e per offrire servizi di pubblica utilità”.
Per la tutela e valorizzazione degli spazi verdi, con un primo contributo da bilancio 2018 pari a 850mila euro sono state soddisfatte 48 domande, il 50% delle quali per comitati di quartiere e associazioni di cittadini di Roma e il restante 50% per i Comuni del Lazio che hanno presentato domanda.
Tra questi spicca un progetto ai nastri di partenza a Priverno.
Nel bilancio approvato a dicembre è stato inoltre rinnovato l’impegno e per il prossimo biennio sono previsti 1,3 mln di euro che consentiranno di far scorrere la graduatoria con il fine di coprire le domande rimaste fuori dal primo Bando.
“Il grande entusiasmo raccolto per il progetto sulle aree verdi – interviene l’assessore alle politiche sociali, Alessandra Troncarelli – dimostra che la collaborazione tra istituzioni e associazioni è il giusto mezzo per valorizzare il bene comune e lo strumento più semplice per stimolare un vero sentire di comunità. La Regione Lazio crede profondamente nel ruolo del terzo settore come dimostrato dalle risorse investite e dalle progettualità promosse nel sociale”.