Attività chiuse a causa delle misure stringenti messe in atto per far fronte ed evitare il dilagare del Coronavirus sul territorio.
Bar, ristoranti, ma anche piccole, micro e mdi imprese che da due mesi ormai sono in lockdown.
Tantissime le persone che hanno perso il lavoro, altre sono rimaste prive di stipendio e la burocrazia certo non si è dimostrata in grado di superare i gap che l’hanno sempre contraddistinta aggiungendo, come nel caso dell’Inps, emergenza all’emergenza.
“Come categoria Uiltucs Latina, vogliamo lanciare l’appello dei migliaia di lavoratori che quotidianamente chiamano ed evidenziano le realtà ed gli strascichi veri di questa emergenza, lavoratori che chiedono l’immediato pagamento del sussidio dell’ammortizzatore sociale, ad oggi purtroppo ancora su carta, e non percepito. Manca la lavorazione delle pratiche da parte dell’Inps di Latina”.
Il sindacato aggiunge la propria voce a quella di migliaia di lavoratori che attendono il sussidio.
“Chiediamo di fare presto! Interesseremo anche sua eccellenza il prefetto prima che sia troppo tardi, anzi per la Uiltucs Latina è già passato molto tempo, bisogna intervenire, rispettiamo le vicende purtroppo avvenute nella sede di Latina Inps. Oggi si parla di Fase 2 e come segreteria Uiltucs Latina abbiamo l’obbligo ed il dovere di porre attenzione affinché questi lavoratori queste lavoratrici vengono messi in sicurezza. Tantissime persone – concludono – sono in difficoltà, purtroppo non possono lavorare, quel sussidio è indispensabile”.