martedì 3 Ottobre 2023

Latina verso le elezioni, non solo toto-candidati ma più attenzione alla città

di Francesco Miscioscia – Disordine politico da sinistra a destra. Maggio 2016, quando Latina dovrebbe andare alle elezioni, sembra lontano, ma la partita è tutta da giocare. La politica si presta bene da sempre alle metafore calcistiche. Ebbene, è calciomercato la fase che stiamo attraversando adesso a dieci mesi dal voto. Indiscrezioni, al pari di voci di corridoio, circolano sulla stampa in questi ultimi giorni sui nomi dei possibili candidati a sindaco di Latina.

I cittadini hanno assistito, attraverso le immagini diffuse e pubblicate da tutti gli organi di stampa, alle dimissioni del sindaco Giovanni Di Giorgi. A qualcuno potrebbe sembrare strano che dalle dimissioni si sia cambiata pagina e che la vecchia amministrazione non abbia lasciato ricordi. Si dice spesso che gli elettori/cittadini hanno la memoria corta. Non sempre è così. Siamo entrati nella fase più complessa di questa lunga e difficile campagna elettorale. I partiti si stanno organizzando, i candidati a sindaco provano a lanciare messaggi per verificare se qualcuno abbocca ed intanto la città rimane nel più isolato abbandono.

Augurando al Commissario di lavorare concretamente per assicurare un’ottimale ordinaria amministrazione della macchina comunale, sul lato politico spero che si apra un vero laboratorio responsabile ed esigente fondato su onestà, lotta alla corruzione e verso interessi di parte, leale formazione di maggioranze omogenee e non accozzaglie o sommatorie di uomini e donne mediocri, sprovveduti della Politica più alta, quella del servizio alla collettività e non dei gestori di favori. Questo laboratorio dovrà essere la base per la formazione di alleanze sulle quali sarà giusto in seguito esprimere delle valutazioni per risvegliare l’interesse dei cittadini alla partecipazione e sollecitare nelle forze politiche un dibattito serio ed esigente sulle cose da fare.

Ritengo opportuno, nell’interesse dei cittadini e della migliore amministrazione possibile della città, che vengano eliminate stantie e furbesche pratiche di vecchi arnesi della politica, formalmente collocati in tutti gli schieramenti di destra, ma presenti anche nella sinistra, che hanno in ogni campagna elettorale “intossicato” la naturale e leale formazione di alleanze di uomini e donne.

Le alleanze dovranno per forza elaborare nuove aggregazioni, ad esempio liste civiche, che potranno dar vita a disaggregazioni in funzione delle idee programmatiche e delle affinità tra candidati. La stessa crisi, e le dimissioni del sindaco Di Giorgi, potrebbero portare a nuove liste ed i tanti ed intraprendenti movimenti di giovani, scaturiti nella campagna elettorale della scorsa tornata elettorale, potranno sicuramente collocarsi in quelle alleanze più valide per trasparenza e capacità di dare risposte credibili ai problemi irrisolti. Gli attivisti del M5S potranno giocare un ruolo innovativo qualora intendano attuare una strategia di alleanza con i soggetti politici ritenuti più vicini alle loro posizioni. Comunque una loro presenza in Consiglio Comunale darebbe un innovativo apporto al dibattito ed alle decisioni. Senza dimenticare che anche la Lega farà il suo esordio alle elezioni di Latina, in un territorio non completamente in linea con la loro filosofia politica.

Penso alle politiche di ospitalità degli immigrati che dovranno essere orientate il più possibile a decoroso, ordinato, reciproco spirito di accoglienza, alla base di ogni vivere civile. Latina è sempre stata una città accogliente e per vocazione ha saputo convivere con diverse etnie, sin dalla nascita dell’ormai dimenticato campo profughi, dove oggi splende una delle migliori facoltà italiane: Economia de La Sapienza.

Noi come LatinaQuotidiano non ci vogliamo prestare al gioco del toto sindaco; non è uno sport che ci appassiona e ci piace fare. Soprattutto a discapito dei nostri lettori. Saremo vigili a leggere e ad approfondire i programmi degli eventuali candidati, semmai riusciranno a scriverne alcuno, ma non lasceremo che i partiti e principalmente gli aspiranti sindaco passino sulla testa dei cittadini di Latina. A noi Latina piace e le vogliamo bene. Sì, questo potrebbe essere un ottimo slogan elettorale per il futuro sindaco di Latina.

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