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Latina, quali ambizioni per la seconda parte di stagione?

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“Ci sono cose da sistemare, ne stiamo parlando e da gennaio provvederemo”. Già dal pareggio interno di novembre contro il Monopoli, Di Donato paventava la necessità di puntellare la rosa con l’apertura del calciomercato. Una squadra che mostra lacune, principalmente per errori di valutazione sui nuovi che avrebbero dovuto consentire il salto di qualità. Viene da chiedersi adesso quali siano le reali ambizioni del Latina, considerando che, classifica alla mano, i numeri danno ragione al tecnico: costantemente in zona play off e allo stesso momento in lotta per evitare i play out.

Vittoria del campionato irraggiungibile da tempo, come testimoniano le quote dei principali siti scommesse che confermano il Latina addirittura a 500. Ma per la zona playoff c’è ancora margine. Pescara parzialmente in crisi, la Juve Stabia tiene il passo per un piazzamento agli spareggi e tutte le altre sono a una manciata di punti: cinque nel giro di sette squadre. Da migliorare il trend delle performance casalinghe e fondamentale sarà il lavoro di mercato: molto probabilmente serviranno le partenze di elementi utili a fare cassa e adeguate contropartite. Di Giuseppe dovrà essere chirurgico nell’intercettare preziose pedine disponibili, svincolati o prestiti, compatibilmente con le linee guida societarie e il budget spendibile.

Il primo a lasciare è il classe ‘96 Carletti. L’attaccante in maglia nerazzurra ha collezionato un totale di 53 partite, 15 gol e 4 assist con la maglia nerazzurra. Quest’anno a segno 4 volte con i pontini. Raggiunto l’accordo con il Trento a titolo definitivo. Al suo posto spunta l’ipotesi dell’argentino Nicolas Belloni, 2001 di proprietà del Pescara e in prestito al Potenza nella prima parte del campionato. Una punta ed un mancino a centrocampo sarebbero necessari al Latina per sostituire proprio Carletti, poco profilico come la scorsa stagione ma sempre un buon riferimento per Di Donato nel  reparto offensivo, considerando anche il calo progressivo di Fabrizi e le condizioni precarie di Margiotta e Rosseti. Intanto il Latina punta sul ritorno di Emanuel Ercolano per rinforzare la fascia destra. Secondo il Messaggero, i pontini sarebbero disponibili a riprendere l’atleta dalla Turris, in prestito dalla Sampdoria. Vecchia conoscenza dei nerazzurri, ha realizzato tre già reti con Di Donato. Intesa di massima tra le parti e affare praticamente fatto per Gallo del Vastogirardi, due reti in 17 presenze in Molise, chiamato a colmare una lacuna evidente, visto che Esposito non si è mai adattato al nuovo contesto tattico.

Sul versante statistiche, attualmente il Latina ha una rosa di 22 atleti con un’età media di 24,5 anni: tredicesima in classifica per esperienza tra le venti che compongono il girone C di Lega Pro, per la quale è stato appena bocciato il progetto di riforma dalle big del campionato. Valore della rosa: 3,50 milioni, stavolta quattordicesima tra le formazioni del girone. Riccardi e Margiotta gli atleti più preziosi (350mila il primo e 300mila il secondo), seguiti da Amadio (250mila), Cardinali (250mila) e Carissoni (200mila) secondo le fonti Transfermarkt.

Al coro delle critiche risponde, invece, Alessandro Bruno, ex Pescara oggi in forza al Notaresco. Il sannita è conoscitore della categoria e si sbilancia con un giudizio positivo sui pontini: “Il Latina sta facendo benissimo, sta disputando un ottimo campionato. La squadra è organizzata e guidata nel migliore dei modi ed è costruita con grande intelligenza. Ritrovare queste squadre in C (Pescara e Latina, ndr) è un peccato perché sono due città che hanno fame di calcio e la C va un po’ stretta ad entrambe. Purtroppo il calcio è ciclico, si sale e si scende ma sicuramente nel breve periodo le due città sapranno riprendersi le categorie che meritano”.

Parole di elogio che si scontrano con la realtà. Resta cioè da capire quanto sia realmente matura una squadra che alla vigilia della disfatta interna con il Foggia sembrava aver ripreso il ritmo e il passo per scalare posizioni in classifica, salvo poi restare invischiata nella manita subita in casa dai rossoneri. Sembra di rivivere alcuni dei momenti della passata stagione. Come dimenticare un 2022 iniziato alla grande con la salvezza anticipata a febbraio. Poi la flessione e l’obiettivo play off sfuggito di mano. Dodici mesi di alti e bassi e infortuni seriali che hanno tenuto in fibrillazione la piazza.

Con una rosa potenzialmente distratta dalle trattative di mercato e solo parzialmente completa, considerando le partenze, l’obiettivo di un complicatissimo gennaio è quello di limitare i danni e pensare ad incassare quanti più punti salvezza: primo grande obiettivo da raggiungere. Partite caldissime già subito dopo la trasferta a Pescara finita in pareggio 2-2. Catanzaro e Avellino sono indubbiamente altri due crash-test per i nerazzurri. Il campionato dei pontini è lungo: meglio guardarsi dietro che puntare avanti. Le vere ambizioni per la seconda parte di stagione riguardano molto più la salvezza che un posto ai play-off. Ma saremo felici di essere stupiti.

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