Il dibattito politico torna sott’acqua. Le riunioni, soprattutto nel centrodestra in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, si muovono sui retroscena di accordi che stentano a trovare una sintesi.
Dietro la facciata, quella che vuole una donna in corsa a tutti i costi nel ruolo di candidato sindaco, ci sono tensioni e valutazioni che puntano sì all’unità del centrodestra ma soprattutto a trovare la persona giusta per incarnarla e per dare alla città la stabilità e quella visione di futuro che le manbca da troppo tempo.
Perchè in fondo è inutile nascondersi dietro un dito, quello della definizione del programma, considerato che quello che serve per il rilancio, o la ripartgenza, dipende da chi ne parla, del capoluogo di provincia, della seconda città del Lazio è noto a tutti.
Sviluppo, progetti a breve e medio termine, in settori come l’urbanistica o il commercio, la marina e le infrastrutture, che non possono continuare a navigare a vista, saranno i punti focali di Latina dal 2021 in poi almeno.
Lo saranno per tutti, destra, sinistra, centro, civici senza distinzione. Perchè in fondo una città che non ha nulla è tutta da ricostruire e la prima pietra non può che essere posta verso la definizione di quello che Latina può e vuole diventare da grande.
I cittadini sono stanchi di amministrazioni che tirano a campare, vogliono di più. Per alcuni aspetti vogliono tornare, complice anche il momento convulso legato alla pandemia in corso, ad avere contezza del proprio presente e una chance per il proprio futuro.
Il punto quindi non è se il candidato sindaco in quota al centrodestra, Lega, ForzaItalia e Fratelli d’Italia se troveranno nel concreto l’unità, sia donna ma che sia una persona, al di là del genere cui appartiene, di spessore, capace, dotata di determinazione e voglia di fare oltre che di mettersi in discussione, in grado di conoscere i propri limiti e di trovare una squadra capace di colmarli, equilibrata, senza deliri di onnipotenza pregressi, in corso o preannunciati.
Tradotto: Latina ha bisogno non solo di un sindaco ma di un leader.
Questa è la prima sfida, la più difficile da affrontare e da vincere, per tutti.
Ad oggi, in attesa delle decisioni che saranno assunte anche sui tavoli nazionali e per Roma, ai partiti del centrodestra nell’affrontare tale sfida è chiesto solo di non affogare.