domenica 3 Dicembre 2023

Latina, la Zuliani torna a chiedere chiarezza sul parcheggio interrato di viale Nervi

Torna al centro del dibattito in Comune a Latina la questione del parcheggio interrato di viale Nervi.
Il consigliere comunale del Pd, Nicoletta Zuliani, ha chiesto infatti la convocazione della commissione trasparenza per sottoporre all’attenzione dei commissari “una anomalia” presente nelle carte che riguardano la struttura e il relativo permesso a costruire.
“La questione – spiega la Zuliani – riguarda una grave incongruenza tra progetto e convenzione. Nel progetto sono presenti due particelle di proprietà del Comune interessate dal progetto ma le stesse non compaiono all’interno della convenzione. Come mai all’atto del permesso a costruire nessuno si è accorto di niente?”.
La modifica della convenzione comporterebbe il coinvolgimento del consiglio comunale.
“Non è ancora chiaro – prosegue la Zuliani – infatti, quale pubblico interesse derivi da una tale concessione in sanatoria nonchè quale vantaggio possa avere la collettività a dare in concessione per trent’anni ad un privato un proprio terreno comunale per farci costruire oltre 150 posti auto a pagamento? Il tutto per sanare un abuso che ha già enormemente avvantaggiato chi oggi sta chiedendo di sanarlo”.
L’obiettivo è che l’atto venga revocato.
Una battaglia quella per la trasparenza sulla vicenda che la Zuliani, senza ricevere alcuna risposta chiara dall’assessore competente in materia, sta conducendo da tempo.
Proprio lo scorso anno, infatti, l’esponente del partito democratico aveva presentato sul “caso parcheggio” una interrogazione nella quale sottolineava la “particolarità” del caso della sanatoria rilasciata alla società Torre La Felce per la realizzazione del cinema Oxer al posto dei parcheggi per il palazzo di vetro subordinata alla realizzazione futura di altri parcheggi su terreno a verde pubblico di proprietà del Comune, ha chiesto come mai la concessione trentennale dell’area al privato – alla base del permesso a costruire – sia avvenuta senza l’ok del Consiglio comunale.

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