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Latina, il pronto soccorso del Goretti è un girone infernale. Ialongo: “Servono risorse”

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Il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina continua ad essere preso d’assalto.

La scelta della Asl di Latina di chiudere la guardia medica certo in questo percorso non ha aiutato.

Il picco infliuenzale che in questi giorni sta maturando il suo picco porta, soprattutto bambini ed anziani, a far ricorso all’ospedale per avere cure e la certezza di una assistenza di qualità.

Le attese diventano infinite nonostante l’impegno del personale sanitario.

I dati dicono che Latina registra accessi e visite come i più grandi ospedali di Roma.

“La situazione – interviene il capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Latina, Giorgio Ialongo – è sempre la stessa, pazienti letteralmente accatastati su lettini e barelle in stanze e corridoi, con totale assenza di privacy. Chi si reca al pronto soccorso è praticamente immesso in un girone dell’Inferno dantesco. Nello stesso spazio si trovano a convivere uomini, donne, anziani, persone ferite o malate. È un trattamento disumano, che non si può certo imputare ai medici ma a chi non fa nulla per restituire dignità all’ospedale e ai malati che hanno la sfortuna di transitarvi”.

Una situazione che rischia di essere ulteriormente compromessa dai lavori di ampliamento del pronto soccorso che partiranno lunedì.

“Non è chiaro come il trattamento dei pazienti possa conciliarsi con i lavori in corso e se questi andranno ad inficiare l’attuale funzionamento della struttura. Quel che è certo è che non ci sono strutture alternative, e non rimane che augurarsi che i tempi dei lavori siano rapidi. Mi preme constatare come la politica a tutti i livelli si ricordi del pronto soccorso solo durante la campagna elettorale, quando – continua Iaolongo – i candidati vengono a sfilare, dimenticandosi poi dell’ospedale non appena chiudono le urne”.

Il riferimento non proprio velato corre alla Lega e, in particolare, alla visita effettuata ieri dal consigliere regionale Angelo Tripodi.

“Il pronto soccorso invece ha bisogno non solo di spazi, che, a quanto ci dicono, stanno arrivando, ma anche di risorse, di personale. È l’unica struttura rimasta a servire una provincia di 600 mila abitanti. È ora che il comune di Latina e la Regione Lazio inizino a dialogare seriamente per dare a Latina, al suo ospedale e al pronto soccorso le risorse che lo rendano degno di prendersi cura dei pazienti”.

Il sindaco di Latina è presidente della conferenza dei sindaci in tema di sanità.

Zingaretti oltre ad essere impegnato a conquistare la leadership del Pd deve ricordarsi che è responsabile della salute dei suoi concittadini laziali, latinensi compresi.

“È ora che agiscano, che trovino – conclude Ialongo – soluzioni e risorse. E che inizino a farlo ora, senza perdere ulteriore tempo e soprattutto senza aspettare la prossima campagna elettorale”.

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