venerdì 31 Marzo 2023

Latina, il Pd riparte dal congresso. Moscardelli: “Linea unitaria e programmi la nostra forza”

Il congresso comunale ci sarà. Sarà il primo banco di prova per il Partito democratico di Latina. Si svolgerà, infatti, il 19 settembre, dopo mesi in cui lo sguardo era rivolto all’esterno, in particolar modo alle amministrative nel capoluogo nel 2021, piuttosto che al rafforzamento e al rinnovamento interno.

Presupposti necessari per il partito di riferimento del centrosinistra che punta ad offrire ai cittadini una valida alternativa, non solo elettorale, ma soprattutto in termini di idee e progetti per dare a Latina il futuro che merita.

“Questo congresso, previsto già a marzo e poi rinviato a causa della pandemia, rappresenta  – spiega il segretario provinciale del Pd di Latina, Claudio Moscardelli – un momento importante di confronto iniziato in realtà da tempo che culminerà il 19 nell’elezione del segretario comunale di Latina. Mi auguro che si possa arrivare al voto con una candidatura unitaria, sintesi di posizioni diverse e di un dialogo che è la base fondante del nostro partito. Si svolgeranno degli incontri in questi giorni e si deciderà”.

Un primo tassello per ripartire più forti e guardare al 2021?

“Anche in questo caso stiamo effettuando molti incontri di natura programmatica. Stiamo discutendo di proposte e idee partendo dalle criticità che ancora attanagliano Latina ma con uno sguardo puntato al futuro e alle opportunità che un governo stabile ed equilibrato possono e devono dare alla città capoluogo di provincia”.

Esiste già un candidato sindaco su cui intendete puntare?

“Al momento no. L’obiettivo è arrivare anche in questo caso ad una sintesi unitaria. Se così non fosse, come tra l’altro già annunciato, procederemo con le primarie in novembre a cui abbiamo già invitato a partecipare anche il sindaco uscente Coletta. Come Pd vogliamo creare una compagine aperta, plurale ed inclusiva che possa vedere in campo le forze positive e propulsive della nostra società fianco a fianco per costruire una città capoluogo di provincia non solo sulla carta ma nei fatti. Una sfida ambiziosa certo ma che possiamo vincere anche grazie ad un candidato capace di essere ponte tra le diverse sensibilità in campo”.

Latina in questi anni, non solo nel corso dell’era Coletta, ha avuto tante occasioni di crescere e consolidarsi. Nessuna sembra essere riuscita a compiere il salto decisivo però, quello della teoria alla prassi.

E il periodo del lockdown oltre che della pandemia ha messo in primo piano l’assenza di programmazione e di lungimiranza in settori quali il commercio, l’economia, l’urbanistica, oltre che della stessa macchina amministrativa.

“Latina ha bisogno di un governo stabile, equilibrato e capace. Non si tratta di parole fatte o scontate ma di una esigenza reale per una città che intenda crescere davvero. Solo in questo modo si potranno cogliere le tante opportunità in campo,dai fondi europei, passando per le risorse destinate alla realizzazione di opere infrastrutturali fondamentali come la Roma – Latina, e la Bretella Cisterna – Valmontone, già inserite dal Governo tra le opere strategiche da realizzare e già completamente finanziate per 2 miliardi di euro,  nonchè del nuovo ospedale di Latina. Progetti su cui in questi anni abbiamo investito e lavorato a testa bassa e che oggi sono in dirittura di arrivo, pronte ad entrare in cantiere. Ovvio che per farlo è necessario sapere dove reperire i fondi e come utilizzarli”.

 

 

 

Alessia Tomasini
Nata a Latina è laureata in Scienze politiche e marketing internazionale. Ha collaborato con Il Tempo e L'Opinione ed è stata caporedattore de Il territorio e tele Etere per la politica e l'economia. L'esperienza nell'ambito politico l'ha vista collaborare con pubbliche amministrazioni, non ultima quella con la regione Lazio, come portavoce e ufficio stampa.

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