venerdì 29 Settembre 2023

Latina e quella politica che parla solo di buche e non accende più la fantasia degli elettori

Sarà che tra elezioni comunali, ballottaggio, ricorsi (e relativo ritorno al voto), referendum, regionali e politiche ormai a Latina c’è chi vota per la settima volta in 2 anni.

Sarà che di promesse altisonanti ne abbiamo sentite da tutti e pochi sono gli elettori disposti a continuare a crederci.

Fatto è che ormai la politica non sembra più in grado di regalare un sogno ai cittadini, qualcosa che li entusiasmi, che faccia venire loro la voglia di spendersi e impegnarsi perché credono in un progetto che migliori la loro qualità di vita.

C’è stato un tempo in cui si fece progettare una biblioteca avveniristica a un architetto di fama mondiale come Stirling. Poi ci fu il sogno delle terme al mare, quello della intermodale a Latina Scalo, l’aeroporto, il porto e la metro leggera. Spesso carrozzoni che abbiamo pagato e stiamo ancora pagando di opere che non vedranno mai la luce.

Ma tra progetti faraonici più o meno irrealizzabili e l’attuale parlare solo di buche stradali, erba alta e quello che si definirebbe ordinaria amministrazione, non può proprio esserci altro?!

Ad esempio come impiegare le risorse del PNRR, cosa immaginare per il centenario della fondazione della città, programmare un piano di investimenti sulle scuole che sono spesso strutture fatiscenti o come rendere autosufficienti da un punto di vista energetico gli edifici pubblici.

Insomma siamo ormai maturi per non credere alle favole, ma vorremmo esserlo anche per conoscere un progetto di futuro realizzabile che vada oltre l’ordinaria amministrazione.

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