E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
Si tratta di un uomo di 33 anni marocchino, già noto alle forze dell’ordine, e in attesa di regolarizzazione sul territorio nazionale.
Il 33enne ha colpito la moglie al volto con una bottiglia davanti alle figlie minorenni per poi darsi alla fuga.
Ma tornato a casa ha trovato la polizia che ha dato seguito all’ordinanza emessa dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza.
Sabato la donna, anche lei di origini marocchine, titolare di una carta di soggiorno e residente a Latina, si era rivolta ai carabinieri per chiedere aiuto, ma nel pomeriggio la situazione era precipitata con l’ennesima lite.
La denuncia di maltrattamenti subiti è stata formalizzata in questura.
Il caso è stato affidato alla seconda sezione della squadra mobile, che ha poi dato esecuzione ieri sera al decreto di fermo emesso dalla Procura a carico del 33enne.
Nel corso degli accertamenti è emersa una situazione preoccupante per l’incolumità della donna tanto che è stato attivato il protocollo previsto per le cosiddette “vittime vulnerabili”, interessando un centro anti-violenza e i servizi sociali del Comune di Latina.
La donna è stata collocata in via d’urgenza presso una struttura protetta con le sue bambine.
Quando la vittima ha deciso di denunciare l’uomo, chiamando la polizia dopo che si era allontanato da casa con la sua auto al termine dell’episodio della bottigliata, era terrorizzata di tornare a casa temendo ulteriori e più gravi aggressioni fisiche da parte del 33enne.
Il decreto di fermo, notificato all’interessato non appena rintracciato mentre tornava a casa, è stato emesso al fine di interrompere la sua condotta di inaudita violenza e nel timore che lo stesso potesse allontanarsi clandestinamente dal territorio italiano.
L’uomo è detenuto nel carcere di Latina.