di Eleonora Spagnolo – Il Consiglio Comunale sul futuro di Latina Ambiente potrebbe essere l’ultimo atto dell’amministrazione Di Giorgi. L’aula ha scelto: si va verso la gara pubblica, viene bocciata quindi la linea del Sindaco che si era espresso a favore della gestione “in house” del servizio rifiuti. A favore della gara pubblica si sono espressi PD, Forza Italia e Fabio Cirilli, che hanno unito le loro proposte in un’unica mozione. A sostenere la gestione interna sono rimasti solo gli indipendenti Cesare Bruni e Gianni Chiarato, FdI e Ncd. Insieme per Latina ha lasciato l’aula.
È stato Nicola Calandrini a ricordare della crisi di maggioranza in corso all’aula consiliare. Seduto tra i banchi della maggioranza, lasciando lo scranno di Presidente del Consiglio, Calandrini ha preso la parola. “Questo consiglio è surreale – ha tuonato Calandrini – Sono state presentate due mozioni di sfiducia, il 18 se ne discuterà una e almeno 19 consiglieri comunali decreteranno la fine di questa amministrazione. E allora stasera di che parliamo?”
È l’ultima puntata della spaccatura tra Giovanni Di Giorgi e Forza Italia. La divergenza sulla gestione dei rifiuti non è roba da poco, anche se, va detto, Fratelli d’Italia ha cambiato idea, perché in un primo momento si era espresso a favore dell’esternalizzazione. Adesso, salvo accelerazioni dal notaio, o clamorosi cambi di rotta, è scontato che al consiglio di lunedì 18 aprile Forza Italia e PD voteranno la sfiducia al Sindaco e l’Amministrazione Di Giorgi terminerà con un anno di anticipo.